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  • Il mondo dietro di te. Il racconto d'una catastrofe che non viene mai mostrata esplicitamente (31/01/2024)
    Ho letto Il mondo dietro di te (Leave the World Behind, nella traduzione di Tiziana Lo Porto) scritto da Rumaan Alam e pubblicato in traduzione da La Nave di Teseo (Oceani), nel 2021 dopo aver visto il film omonimo che è comparso su Netflix a dicembre...
  • Non temerò alcun male (27/01/2024)
    Un piccolo racconto onirico ancora non lanciato qui sul mio blog Camminavo con Gabriel lungo una via contornata da una fitta e alta siepe di Bouganvillea Questa siepe era stata potata di fresco e aveva un aspetto curato Ma doveva essere di una vitalità...
  • Quella volta in cui fui in viaggio con papà (27/01/2024)
    Quell’esperienza rimase per me come il modello archetipico del viaggio Mio padre viaggiava spessissimo già quando ero piccolo Per via delle sue attività giornalistiche andava molto frequentemente a Roma Erano i suoi viaggi brevi, nervosi, andare e tornare...
  • Il cane decollato (25/01/2024)
    Un mio piccolo scritto risalente a molti anni addietro, recuperato attraverso i "ricordi" proposti quotidianamente da Facebook Ero un simpatico cagnolino da cappelliera d'auto Me ne stavo sul retro alle spalle del mio padrone e, mentre l'auto si muoveva,...
  • C'è sempre una panchina per... (24/01/2024)
    C’è sempre una panchina dove sedersi per riflettere per guardarsi attorno per riposarsi per leggere per consultare lo Smart Phone per parlare con se stessi ma anche per grattarsi la pancia, se si ha voglia di farlo, oppure per fissare l’ombelico con insistenza...
  • Il pozzo delle voci che si spengono (24/01/2024)
    I giorni passano, fluttuando Un giorno Punto e a capo Un altro giorno Punto e a capo I giorni passano, in un'infinita ripetizione Sleep!, Wake up!, Eat!, Sleep!, Repeat! Repeat! Repeat! I giorni passano e passano e passano e poi ripassano Il cielo oggi...
  • Alla corte dei miracoli (23/01/2024)
    Discorsi e parole vagano nell'aria sopra le teste dei parlanti Ragionamenti stentati Parole abborracciate Bofonchiamenti Pochi intenti C'è un buddha dormiente le mani intrecciate placide sull'ampio ventre C'è uno che si alza e si siede di continuo come...
  • The Gabriel Tree (23/01/2024)
    Questo scrissi il 28 dicembre 2014, quando ci recammo in campagna, Piano Aci, e portai Gabriel a far visita al suo fratellino albero Era passato poco più di un anno dalla sua piantumazione, così come dalla nascita di Gabriel Oggi quel piccolo ulivo cresce...
  • Come le scale di Escher che non portano da nessuna parte (21/01/2024)
    Salgo lunghe rampe di scale C’é con me la Cociola al guinzaglio Non si arriva mai Una rampa, una svolta, un’altra rampa Scale che come quelle di Escher non portano da nessuna parte Devo raggiungere il resto della squadra all’ultimo piano dell’edificio,...
  • Succede a Palermo. Quegli alberetti morti di sete (20/01/2024)
    C’erano una volta tre alberetti messi a dimora in Piazza Noce Due non passarono l’estate afosa del ‘22 e morirono prosciugati dalla calura Né i giardinieri del Comune, né la gente del quartiere si preoccuparono di abbeverarli Il sopravvissuto alla prima...

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  • : Frammenti e pensieri sparsi
  • : Una raccolta di recensioni cinematografiche, di approfondimenti sulle letture fatte, note diaristiche e sogni, reportage e viaggi
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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