Una mia piccola storiella di molti anni fa
Questa mattina, mentre portavo a spasso la Frida, ho incrociato una signora che aveva al guinzaglio tre cagnotti tracagnotti (tutti e tre minuscoli ed altezzosi, da "grembo" - come si suol dire...)...
Dall'altro lato, avanzava contegnosa una signora, anche lei portata al guinzaglio da un biancocane (bianco come il bianconiglio) vecchiotto alquanto e dondolante sulle corte gambe.
Trafficato il marciapiede alle dieci del mattino!, ho pensato.
Cose che succedono quando si è pensionati e non si è più costretti ad orari antelucani!
Un "tecnico" di qualcosa era intento, assieme ad un suo collega, a trascinare un grosso televisore demodé lungo lo stesso marciapiedi
Fatica improba, visto che il suddetto era poco più di un rottame con viscere catodiche oscenamente esposte e fili pendenti come nervi recisi.
Il tizio - moderno Sisifo - si è distolto un attimo dalla sua fatica e, evidentemente colpito dal profluvio di cani in transito, e - prendendo me come interlocutore privilegiato (forse per via dell'inevitabile complicità scaturente dall'appartenenza allo stesso sesso) - ha detto: "La prossima volta che nasco, voglio nascere cane... Almeno, la vita me la godo... senza pensieri".
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