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4 settembre 2023 1 04 /09 /settembre /2023 08:00
Riproduzioni esercito di Qin (foto di Maurizio Crispi)

Cammino per le vie della città 
Cerco scorciatoie e passaggi
come soltanto colui che sa 
Cammino disegnando ampie traiettorie
e ghirigori
Sono un’artista del cammino
Sono indaffarato
Mi muovo perché ho motivo per farlo
Tutto l’opposto del flaneur
pigro ed indolente
che si affida al caso
nel decidere le sue rotte

 

Vado, 
le strade sono assolate
e sento il vento caldo
che batte sulla mia pelle
Arrivo ad un negozio di libri egizi ed esoterici
di cui sono cliente affezionato
E li il mio amico e il padre
accolgono i clienti
indossando armature di terracotta
fatte di grandi piastre piatte
collegate da stringhe di cuoio
Mi chiedo se ci stiamo comodi
Ma vedo che si muovono 
a proprio agio
senza nessun impaccio
Sotto indossano dei corpetti
di morbida pelle
Vorrei indossare anch’io
quell’armatura
ma - ahimè- non ne hanno altri esemplari

 

Sembrano così abbigliati
i guerrieri cinesi di Qin
di terracotta e a grandezza naturale,
l’armata a guardia di due mondi

 

(dissolvenza)
 

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3 settembre 2023 7 03 /09 /settembre /2023 08:08
L'albero e le mani (foto di Maurizio Crispi)

Ho sognato la mamma

 

Dovevo andare in ospedale 
e lei mi accompagnava in auto
Il viaggio era complicato
C’erano molti sensi unici nuovi
La città era irriconoscibile anche per me
Dovunque incolonnamenti fitti
causati da incidenti tra auto e moto
che cozzavano da tra loro a go-go
Un caos totale

 

La mamma guidava imperturbabile 
e m'infondeva fiducia
Le chiedevo di guidare io,
ma rifiutava
(decisa e determinata)
Mi diceva: Non ti preoccupare
In ogni caso, quando ti lascio,
dovrò pur andarmene da sola!
In ogni caso, soprattutto ora
che sono anziana,
devo allenarmi a fare tutto da sola
Quando arriverà il mio momento
di andarmene, 
sarò da sola
ad intraprendere il mio viaggio
Quindi, non stare lì a preoccuparti!
E non dispiacerti!
Lo sai bene che si è da soli,
quando si muore
Non pensare al mio viaggio!
Pensa al tuo di viaggio, piuttosto!
Pensa a vivere!

 

Il momento del parcheggio in ospedale 
è complicato
Non si sa quale sia l’ingresso 
all’area adibita alla sosta dei veicoli
e nemmeno le modalità di pagamento 
E ci sono anche carrozze e carri
trainati da cavalli
provenienti da qualche remota contrada Amish
Dopo molti tentativi, rinunciamo
e conveniamo che io scenderò al volo,
mentre la mamma continuerà a guidare
sino a casa
In effetti, mi lascia scendere
E la guardo, mentre si allontana
a bordo della sua 127 FIAT
verde-bottiglia
un po’ scolorita e consunta,
ma ancora pimpante 

 

In ospedale passo poi 
lungo tempo
a mettere a punto 
assieme ad altri
un complicato test percettivo visivo 
basato su una sottile distinzione
di diverse categorie del vedere  e del guardare
(ma, su questo, 
non ho molti altri dettagli)

 

In un differente momento del sogno
(o forse in un sogno del tutto diverso)
sono in banca
e parlo con un’impiegata 
dei modi in cui affronterò
dei grossi pagamenti che mi attendono
(e la cui scadenza è imminente),
senza richiedere un mutuo
La tizia sembra annoiata 
dal mio discorso
molto pedante e puntiglioso
Mi ascolta per pura cortesia
Poi, dopo avere sviscerato 
la rava e la fava di tutto,
mi rendo conto 
di avere sbagliato interlocutore

 

Improvviso satori:
mi rendo conto 
d’essere nella banca sbagliata
Non é l’agenzia
dove ho il mio conto camminante
Ma si può essere più stupidi di così?

 

(Dissolvenza)

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31 agosto 2023 4 31 /08 /agosto /2023 06:49
La dolcezza del fico (foto di Maurizio Crispi)

Mi ha accompagnato al risveglio
un sogno lungo e complesso
In cui partecipo al banchetto di un matrimonio
Io sono uno dei parenti stretti dello sposo
e ho con me una somma di denaro
con cui devo gestire alcune spese minute
che si dovessero presentare nel corso della cerimonia

 

La scena si svolge in un grand hotel sfarzoso,
roba d’altri tempi
C’è mio fratello
e sono seduto accanto a lui
Ci portano delle pietanze
ed io lo imbocco
Ricordo in particolare
un piatto allestito con una delicata omelette dorata
e accanto un paio di acciughine fritte
Sono molto contento
che mio fratello sia con me
e che io mi stia occupando di lui
(come ho sempre fatto
sinché lui è stato in vita,
un’inveterata consuetudine)

 

Poi entra un mio cugino
(di dieci anni più grande di me)
reggendo un piatto di portata
su cui è disposto artisticamente
un mucchio di palline colorate variamente
(o polpettine)
Sembrano molto invitanti
Con una forchetta me ne porge una,
verde pistacchio, dicendomi
“Assaggiala!
Questa è fatta
con la noce di càrpino,
davvero speciale!”
Io accetto il suo invito
e mi lascio imboccare
Comincio a masticare e a degustare…
Ed é davvero … s-SQUISITA!
(mai ho mangiato una simile prelibatezza!)

 

Poi mi cugino dice
“Qui, in quest’hotel, il personale
preposto ai banchetti
mangia sempre benissimo
con tutto il cibo che avanza
e che sono autorizzati
a portarsi a casa!”

 

"Ma anche qui
- replico io -
non possono lamentarsi
Sono sempre i primi a mangiare,
prima di iniziare il loro servizio,
e a dare credenza del cibo
che, dopo,
verrà servito in tavola!"

 

(dissolvenza

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30 agosto 2023 3 30 /08 /agosto /2023 07:00
Veduta del mare a Balestrate (foto di Maurizio Crispi, 2013)

Ho sognato

 

Sogno sempre
(non si può non sognare,
senza sogni avremmo gravi scompensi)
ma non ricordo molto

 

Forse sono troppo infarcito
di frammenti sparsi e di cocci di vetro,
di resti di mondi in rovina,
poi malamente ricostruiti
per poter costruire, io, narrazioni oniriche
che abbiano una loro coerenza
Eppure un qualcosa c’è!

 

Sono a in un posto che
Dio lo abbia in gloria
ed é lì che lavoro 
come psichiatra
Mi do da fare,
mi spezzo in quattro e in otto,
fatica sovrumana
e sono soddisfatto
Ho la sensazione di rendermi utile
Mi ritrovo a parlare
con una collega
che è stata lì per due mesi
e poi è andata via
Mi piacerebbe capire perché
lo abbia fatto,
di andarsene così d’emblée,
tradendo la fiducia
di chi aveva confidato in lei
Per me un mistero 
di cui vorrei avere ragione,
svelandone l’arcano
Siamo in un luogo piuttosto fuori mano,
all’aperto
La conversazione va avanti a fatica
Le distrazioni sono tante
e la conversazione verte
verso argomenti più futili,
impossibile mantenere il focus
Ricordiamo assieme alcuni episodi
che riguardano pazienti di comune conoscenza
e di alcuni di loro, rievochiamo buffi vezzi e idiosincrasie 
Ne ridiamo anche,
di gusto e bonariamente
Sono colpito anche 
da alcune qualità della collega
che assolutamente non ricordavo

 

(dissolvenza)

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27 agosto 2023 7 27 /08 /agosto /2023 06:52
Manichini prigionieri (foto di Maurizio Crispi)

Ho sognato che ero al lavoro
Una situazione molto confusa e fluida
in cui tutto cambiava di continuo
e non c’era alcuna certezza

 

Dovevo esaminare uno degli ospiti
e scrivere su di lui 
una relazione che avrebbe avuto
rilevanti conseguenze medico-legali
Percorrevo lunghi corridoi spogli
Mi aggiravo in diverse stanze
con un pesante zaino sulle spalle,
alla ricerca di una scrivania e una sedia
per poter cominciare il mio lavoro
Finalmente trovavo l’angolo giusto
Adocchiavo un pesante tavolo 
che posizionavo contro il muro
La sedia, scomoda, di ferro
era invece appesa ad un gancio,  sulla parete
molto in alto
(come sarà arrivata li?
Strano posto dove mettere una sedia!
)

 

Mi libero dal fardello dello zaino, 
posandolo sul ripiano della scrivania.
È bianco
Pieno di tasche e cerniere
Stracolmo 
Comincio a frugare qua e là 
rovistando goffamente il suo contenuto
(dio, quante cose,
c’è proprio di tutto,
sembra l’attrezzatura di eta beta!
)
alla ricerca di una penna 
(che non trovo)
Chiedo alla mia assistente
(che ha il volto della nota attrice
Charlotte Gainsbourg)
di chiamare il paziente
in modo da poter iniziare
a raccogliere i dati essenziali
Le dico anche di misurarne la statura e il peso
“Non l’ho mai fatto!”, dice lei
“E che ci vuole!”, rispondo io
E la conduco nella stanza accanto 
dove c’è una grande bilancia

 

C’è nel frattempo molto trambusto
come se da poco fosse avvenuto un trasloco
Una psicologa 
(che ha il volto di una collega dei tempi del Sert)
è appollaiata in cima ad una scala 
(a far cosa? Boh!
Non mi è chiaro
)
e dalla sua postazione
dice che ha fame 
e che dovrà andare a far merenda
Io dal basso 
la redarguisco 
e sentenzio che bisogna saper controllare
i propri impulsi
“Poi non ti lamentare 
quando aumenti di peso!”
Commento con un altro psicologo
in piedi accanto a me
dal volto emaciato e grifagno
(parrebbe un Savonarola redivivo)
che bisogna resistere, resistere,
posporre l’esaudimento del desiderio,
aspettare, aspettare
“Cosa è meglio:
essere circondati da panzoni-ciccioni-pacchioni 
oppure da persone esteticamente gradevoli?”
Ecco ciò che argomento 
nella discussione con lo psicologo grifagno
E lui approva grave con la testa 


(dissolvenza)

 

E poi, sono di nuovo in un ospedale
Salgo e scendo per scale e scaloni
Non so se vado lì 
perché ci lavoro
oppure perché vado a visitare
qualcuno che vi è ricoverato
Non vedo mai alcuno,
nè degenti né personale sanitario
Entro nelle stanze
ne riesco
La mia é una ricerca continua ed instancabile

 

Sì, succedono anche delle cose
ma questa parte non la ricordo

 

(Dissolvenza)

Una stanza segreta tutta per me (foto di Maurizio Crispi)u

Una stanza segreta tutta per me (foto di Maurizio Crispi)u

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23 agosto 2023 3 23 /08 /agosto /2023 05:35
In viaggio verso il tramonto (foto di Maurizio Crispi)

Conducevo un’inchiesta
Interrogavo alcune persone
su ciò che era capitato di vedere
su chi avevano incontrato
Nelle loro esperienze di quasi-morte
Cervo di ottenere molte informazioni
e davo a ciascuna di esse delle spiegazioni
Facevo quasi delle sedute di psicoterapia
a quelli che erano stati in punto di morte
ed erano tornati indietro
perché quello non era ancora
il loro momento
Nel sogno
ero un ricercatore
instancabile e curioso 
ma anche mi sforzavo di aiutare
coloro che avevano varcato 
la soglia dell’Aldilá,
a farsi una ragione
della loro esperienza
Poi arrivava uno
e mi portava una gran quantità 
di provìni fotografici B/N
(le preliminari stampe a contatto,
di cui, con l'avvento del digitale, s'è persa memoria)
che avrei dovuto esaminare
alla ricerca di conferme visuali
delle testimonianze che andavo raccogliendo e catalogando
E assieme ai provini 
arrivava anche la mia vecchia e gloriosa R4 rossa,
in perfette condizioni, 
che avrei dovuto usare 
per andar via da quel luogo
al termine della mia ricerca
Era come la ricomparsa d'una amica di lungo scorso
da tempo persa di vista, ma rimasta nel cuore

 

Il sogno era complicato
e pieno d’incontri
e altro non ricordo,
se non che io stesso
stavo viaggiando in auto
in un tunnel buio, senza luci
e che, all’improvviso,
non vedevo più nulla
Immerso in un'oscurità totale
(difficile da immaginare),
ero costretto a piantare i freni
per non andare a sbattere
e sentivo un formicolio sulla schiena
come anticipazione dell’impatto violento
dell’auto dietro contro la mia
Avevo la visione negli occhi della mia mente
di immagini da film,
auto accartocciata
auto in fiamme
tamponamento a catena
tunnel in fiamme
Ed invece solo stridore di freni
suono rabbioso di clacson
ed io che, ritornando alla realtà,
accendo i fari (spenti)
e riprendo ad andare
ad andatura lenta
perché sono frastornato
da ciò che è appena accaduto
e devo arripigghiarmi
Nel mentre rifletto 
che certamente,
se in questo frangente
non mi è accaduto nulla di male,
é perché qualcuno
dall’alto del Cielo
o dall’Altrove
o dall'Altroquando,
ha posato su di me
uno sguardo benevolo

 

Non è stato il mio momento
e dovrò fare l'acchianata al monte sacro
(oggi deturpato dagli incendi)
r accendere un cero votivo
alla Santuzza

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14 agosto 2023 1 14 /08 /agosto /2023 07:01
Tenebroso atoscatto (foto di Maurizio Crispi)u

Sono qua
prossimo a mezzo agosto

Non so
Non so

Non so cosa scrivere, 
non vedo i miei pensieri,
che si presentano solo come schermo opaco,
eppure sento la necessità di un conforto

 

Cosa c’è oltre il cielo stellato?
cosa c'è oltre il tempo,
cosa oltre lo spazio?

 

Notte senza sogni
oppure con molti sogni
che non ricordo

 

Ecco però che viene fuori
un dettaglio
fulgido come un astro nascente

 

Sono in una landa desolata
dove non cresce nulla
nemmeno un filo d’erba
Ho con me una sacca
piena di sementì
e una bottiglia piena d’acqua
Porto trepidante il mio tesoro
in attesa di arrivare 
nel posto giusto 
dove poter iniziare
a mettere a dimora i piccoli semi
che un giorno si trasformeranno in albero,
in tanti alberi,
ma anche se ne germogliasse solo uno,
sarebbe una festa
(L’altro giorno è stata grande
l’emozione,
quando nascosto - e protetto -
dai tralci della bordura di asparagus 
abbiamo scoperto una piantina di cipresso
giovanissima, alta meno di dieci centimetri
Era là, un piccolo miracolo alla vita, 
ancora così fragile e debole)
Mentre cammino nel deserto
sperando di portare a compimento
la mia impresa
mi risuonano in testa le parole di un amico di mio padre
Il quale sosteneva con grande vigore (predicava)
che nella vita un essere umano
(Lui diceva: un Uomo)
ha tre cose fondamentali da fare
che nell’ordine erano, 
nella sua concezione,
Generare un figlio
Piantare un albero
Scrivere un libro
La mia fantasia di bambino
fu molto colpita da queste parole
che a lungo continuarono 
ad echeggiare dentro di me
E così, nel sogno, cammino e cammino
alla ricerca del luogo propizio 
per la semina,
anche se - nella realtà -
tutte le condizioni 
sono state soddisfatte
Malgrado ciò 
sono sempre alla ricerca inesausta
di qualcosa
Vorrei essere
come l’uomo che piantava gli alberi
o come John Appleseed, forse,
spinto dal desiderio insopprimibile
di lasciare una traccia duratura
del mio passaggio,
prima che la festa sia finita
prima dell’ultimo rintocco di campana

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13 agosto 2023 7 13 /08 /agosto /2023 07:12
Doppio riflesso di un incontro ravvicinato del terzo tipo (foto di Maurizio Crispi)

Peripatetici folli
Porte che si aprono 
e si chiudono
in un infinito, interminabile, gioco del cucú
Scale retrattili
Scale enormi alla Escher
che non conducono da nessuna parte
Architetture alla Piranesi
(le Prigioni)
Interazioni che si ripetono
sempre eguali 
o con minime variazioni
Uno dice che non sopporta
il benché minimo cambiamento
Un altro è intollerante alla parola
Uno ti guarda come se non capisse,
appuntando su di te
uno sguardo vacuo
E c’è uno che va alla ricerca di cibo
e, per soddisfare la sua bramosia,
va nell’orto e si mangia gli ortaggi crudi
Altri si alzano all’improvviso
e come buffe marionette
incedono fuori dalla stanza
per poi rientrare subito dopo
Non c’è requie alla reiterazione
senza pensiero
in questo assurdo universo
che sovente appare nei miei sogni

 

Dove sono?
Chi sono io?
Dove sono loro?
Dove vanno?
Chi sono?
Ancora non lo so
Ma confido di scoprirlo presto,
prima o poi

 

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11 agosto 2023 5 11 /08 /agosto /2023 06:36
Ho perso un'ala (foto di Maurizio Crispi)

Ho sognato che partecipavo
ai lavori preliminari  per un convegno del PCI
vecchia maniera
(mai fatto nella realtà, invero)
Mentre tutti lavoravano
s’impegnavano alacre-mente
discutevano seriosa-mente
io facevo cose funambolesche
arrampicando e scendendo
su per certe impalcature
li disposte 
e che avrebbero dovuto sostenere
nel grande giorno del congresso
delle quinte scenografiche
(anche queste vecchia maniera)

 

Rischiavo molto
Salivo e scendevo, ardita-mente
senza essere assicurato,
senza rete di sicurezza

 

Volevo essere guardato,
ammirato, 
contemplato
Gridavo ed esigevo attenzione
senza sosta
Avevo bisogno di un pubblico
per le mie funamboliche scorribande,
di qualcuno che facesse 
a bocca aperta
Oooooohhh!
e Aaaaaahh!
a bocca aperta

 

Il popolo eletto dei congressisti
era irritato dalla mia insolenza
e dalla mia continua richiesta di attenzione 
Qualcuno mi gridava:
Devi fare da solo! 
Senza che qualcuno ti guardi!
Ma così non era più interessante,
né divertente
Senza il pubblico a guardarmi
le mie abilità 
le mie attitudini
il mio coraggio
si dissolvano in una bolla di niente

 

Ed era così che, persa ogni fiducia in me stesso,
rimanevo appeso
al punto più alto 
dell’impalcatura
senza più potermi muovere
Guardavo il vuoto sotto di me
e tremando pensavo
“Non riuscirò più a scendere di qui”
In questo periglioso frangente
con l’abisso che si apriva sotto di me
e le viscere in subbuglio,
qualcuno dal basso
mi chiamava 
e mi incitava alla discesa
con voce calorosa e suadente
Ed io seguii l’incitamento
fiducioso
In quattro e quattr’otto
ero giù 

 

Ho sudato come un riccio di Schopenhauer 
che cerca la giusta distanza 
per poter star bene
accanto ai suoi simili
E sono esausto,
eppur soddisfatto
Dopo essere tornato a terra 
non posso più replicare le acrobazie funambolesche 
poiché mi mancano le forze
per lanciarmi in un nuovo slancio vitale
Non vedo l’ora di tornarmene a riposare
Mi si chiudono gli occhi
cala la palpebra

 

Il sonno infuria
- e così pure il morbo
Il pan mi manca
Sul ponte sventola bandiera bianca

 

Vengo sino ad una sublime
piccola morte
per poi restare acquattato nel buio, 
con il mio nuovo assetto
e non ho più paura

 

Non temerò alcun male

 

Aiuto, mamma! 
Mi sono perso un’ala!
Pur con una sola ala rimasta
ce la potrò fare
Lo sento

 

Gagliarda-mente
Valida-mente
Eroica-mente
Intraprendente-mente
Tonica-mente

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7 agosto 2023 1 07 /08 /agosto /2023 06:34
Ulivo di notte (foto di Maurizio Crispi)

Sto per intraprendere un viaggio
Sono in compagnia di una mia amica di un tempo
Partendo, però, lascio un’altra mia amica
a cui non ho detto nulla
di questo viaggio in cui non sarò solo
La situazione si fa da subito
spinosa e complicata
Il viaggio, pur meraviglioso in sé, 
viene guastato
dal fatto che io in ogni singolo momento
sono in ansia

(come se avessi da nascondere qualcosa)
 

Vorrei essere in contatto telefonico
con quell’altra mia amica
rimasta a casa 
ma non posso farlo

 

Vivo un’atmosfera avvelenata 
e non mi diverto per nulla
Il viaggio che si svolge 
in una grande metropoli
è complicato, irto di 
difficoltà
 

E non ricordo altro,
se non un momento topico
in cui cammino al buio
a tentoni
in un luogo oscuro
e ragnatele pendenti
mi sfiorano il viso
con un tocco gelido

E un altro momento
in cui sono al mare

e faccio il bagno, indugiando nell'acqua bassa
Avverto dei piccoli tocchi duri 
sulla superficie delle gambe
da cui mi ritraggo spaventato 
temendo il fuoco della medusa

Poi, quando riacquistata fiducia,
rientro in acqua

comprendo che sono dei pescetti
che pascolano tra i peli delle mie gambe

(evidentemente da loro scambiati
- madornale errore -
per una prateria di posidonie)
Per un attimo ho temuto
di essere diventato cibo per pesci…

(dissolvenza)

 

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DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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