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11 dicembre 2023 1 11 /12 /dicembre /2023 07:31
Lo Sparviero (il trabiccolo volante ideato da Salgari per i due romanzi I Figli dell'aria e Il re dell'aria)

Partecipo ad una passeggiata in compagnia,
ospiti o parenti,
non so,
un’attività collettiva
ludica e piacevole

 

Li porto al Parco della Favorita
dove c’é una confusione davvero bizzarra e insolita
Gente di tutti i tipi e etnie
Uomini, donne, bambini
Tutti vocianti e ciarlieri
Noi siamo dotati 
di un trabiccolo volante
e sovrastiamo questa folla dall’alto
Non siamo costretti a scansarci
ad ogni piè sospinto
e abbiamo la libertà del cielo
Siamo i re dell’aria
con il loro Sparviero,
come nel romanzo di Salgari
Poi ad un certo punto
io mi lancio in volo,
per atterrare dopo una lunga planata
tra gli alberi 
e in mezzo alla folla
Ci vediamo dopo,
dico agli altri della compagnia, 
spiccando il salto nel vuoto

 

Dopo l'atterraggio,
ritorno a piedi,
seguendo un cammino 
lungo e tortuoso
Ci sono dei bambini che giocano con le biglie 
Altri più grandicelli che molestano 
quelli più piccini
(li bullizzano)
ed io mi ritrovo a prendere le difese
dei poveri bimbi maltrattati

 

Incontro alcune persone che conosco
che vanno ad una festa
e portano con sé
una torta monumentale
ricoperta di glassa

 

(dissolvenza)

 

 

Questo è il sogno in breve, 
perché c’erano molti più dettagli che mi sono sfuggiti
Così è!

Emilio Salgari, Il re dell'aria

Il re dell'aria è un romanzo di avventura fantascientifico di Emilio Salgari (uno dei miei preferiti, quando ero piccino), scritto nel 1907 e originariamente pubblicato da Bemporad di Firenze.
É il seguito del precedente romanzo I figli dell'aria, di cui riprende alcuni personaggi

Nello stretto di Tartaria un piccolo gruppo di coraggiosi sbarca sull'isola di Sakalin, nei pressi delle coste della Siberia Meridionale. In quel luogo sperduto sono incarcerati numerosi detenuti politici, tra cui Boris, un ex-comandante della corazzata militare russa "Pobieda", un tempo da tutti descritto come un coraggioso e valido ufficiale, e fratello di Wassili Starinsky, il capo del gruppo che si impadronisce della prigione e libera i detenuti. Al suo fianco si schierano Rokoff e Fedoro, i due amici già incontrati ne I figli dell'aria, e il polacco Ranzoff, il "Re dell'aria", comandante dello Sparviero, una meravigliosa macchina volante.

La macchina, con a bordo i fuggitivi, percorre la Wladimirka, la via battuta dai forzati in Siberia, e in pochi giorni raggiunge le regioni tropicali. L'aeromobile, partito da Pietroburgo, sorvola quindi il Baltico, la Danimarca meridionale, sfiora le coste della Germania e dell'Olanda, attraversa la Manica, tocca il golfo di Guascogna, giunge a capo di Finisterre; sorvola l'Oceano Atlantico verso le Canarie lasciandosi alle spalle le coste africane, sorvola le isole di Capo Verde fino al prato dell'Atlantide, quel continente scomparso che secondo Salgari si estende tra l'Africa e l'Europa. Fa rotta poi verso le isole di Tristan da Cunha, costeggia le Piccole Antille, i banchi di Bahama, le coste della Florida, la nuova Scozia, Terranova e atterra nei pressi di Boston. Riprenderà infine il viaggio verso lo scoglio dell'Ascensione, sulla dorsale del medio Atlantico, sempre esposta alle furie del mare. 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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