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9 gennaio 2024 2 09 /01 /gennaio /2024 07:15

Foto e commento risalgono al 14 settembre 2009 e furono postati nel mio profilo Facebook, allora molto giovane.
Credo di aver cominciato a trafficare con Facebook solo nel 2008
Prima, niente

Maurizio Crispi (2009)

Il ragno crociato da me avvistato (foto di Maurizio Crispi)

Un bel dì, alcuni anni fa, mi sono affacciato alla veranda. E cosa ti trovo?
Un inaspettato ospite!
Mai visto un ragno simile!
Mi sono chiesto, con un tipico fraseggiare nostrano, ma italianizzato: "Ma questo a chi appartiene?".
Se avessi creduto al mondo delle fiabe, avrei potuto pensare che si trattava di un ragno velenoso, mandato dalla strega cattiva.
Ho deciso - di primo acchito - di sospendere qualsiasi giudizio e di evitare qualsiasi lavoro di elaborazione narrativa, piuttosto, documentando oggettivamente l'evento
Ho tirato alcune foto in macro.
Poi, sono tornato dopo circa un'ora per osservare meglio il ragnaccio malefico (quanto era grosso!) e anche per vedere quali progressi avesse fatto con la sua tela
Ed invece…
Era scomparso
Forse il posto che aveva scelto per iniziare a tessere la sua tela non era del tutto idoneo
Non so
E non è più tornato, né questo, né altri simili
Per me, questa epifania rimarrà un autentico mistero

 

ARANEUS DIADEMATUS chiamato anche ragno "crociato" per il tipico disegno del corpo che ricorda una croce.

Bruno Beretta Dixit

Araneus diadematus, il ragno crociato

Esemplare di ragno crociato (dal web)

Spesso considerato pericoloso, in verità il ragno crociato è un aracnide del tutto innocuo. Il suo morso infatti non è velenoso per gli esseri umani. Vive anche nelle nostre case, dove soffitte e cantine impolverate sono ambienti perfetti per il suo stile di vita.

(kodami.it) Il ragno crociato, conosciuto anche tramite il suo nome latino Araneus diadematus, è uno dei ragni più diffusi in Europa e uno dei membri meglio conosciuti dell'intero gruppo Araneidae, la famiglia dei ragni per antonomasia. Visivamente riconoscibile, più grosso delle altre specie di ragno che comunemente è possibile trovare in casa, questa specie ha cominciato a disporre di una vera e propria fama da quando il cristianesimo ha introdotto il simbolo della croce in Occidente. In verità però già ai tempi dei primi studi zoologici, risalenti all'epoca classica e ai trattati di filosofia naturale, questo ragno veniva considerato come l'esempio migliore per rappresentare tutti i ragni europei. Tanto che lo stesso mito della trasformazione di Aracne (da fanciulla a ragno) compiuta da Atena vuole che la giovane si fosse trasformata proprio in una gigantesca variante di questa specie.

Vista la sua ubiquità in tutto il territorio europeo e vivendo non solo in natura, ma anche all'interno dell'abitazioni, nascondendosi fra gli angoli delle pareti e i tetti delle mansarde, spesso chi viene colpito da un suo morso si preoccupa se si tratta di una specie velenosa o pericolosa. Per quanto però possa essere urticante un morso di un ragno delle sue dimensioni, il ragno crociato non può essere considerato velenoso per l'uomo, escludendo soggetti che possiedono allergie particolarmente sensibili. Il suo morso risulta essere innocuo in quanto le tossine del suo veleno sono poco attive negli esseri umani e inoltre i suoi cheliceri – le parti del suo apparato boccale che incutono molto paura ad alcune persone – non sono lunghi a sufficienza per inoculare l'eventuale veleno a fondo sotto la pelle.

Bisogna anche chiarire che un suo eventuale morso scaturisce solo nel momento in cui il ragno si sente in pericolo. Non è infatti un animale molto coraggioso e vive una vita sedentaria, per la maggior parte trascorsa ad attendere sopra le sue ragnatele le prede.

 

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29 aprile 2018 7 29 /04 /aprile /2018 09:33
Prugna, per gli amici Secca, il bassotto a ruote di Rita Butrico (PA)

Oggi ho visto per la prima volta un cane a ruote andare a passeggio con la sua padrona.

Era un simpatico bassottino e aveva le zampe posteriori imbracate in uno speciale supporto, fornito di rotelle.

Il bassottino camminava spedito e arzillo.

Ho scoperto pochi giorni dopo che il bassottino ha cinque anni e che il suo problema consistente in una paresi e in una perdita di sensibilità dipende da un'ernia discale.

La sua padrona Rita (che tra l'altro si occupa disabili( mi ha detto che il suo nome è Prugna, che poi per gli amici diventa "Secca".

Questo tipo di ausilio che può essere utilizzato anche per le zampe anteriori viene costruito appositamente, cane per cane, poichè deve potersi adattare perfettamente alle caratteristiche del cane e alle dimensioni (peso e altezza da terra)

Quella delle ruote da applicare mediante apposita imbracatura al treno anteriore o posteriore del cane è una soluzione splendida per risolvere i problemi motori o articolari dei nostri amici a quattro zampe e per dar loro la possiblità di continuare a fare le loro passeggiate (o il loro lavoro) in autonomia, senza doversi trascinare penosamente.

In passato queste soluzioni "tecniche" non erano così facilmente disponibili e uno, solo se dotato di ingegno sufficente, se le doveva inventare.

Ma oggi è certamente più facile consentire ai nostri amici di vivere in felicità, anche quando le difficoltà neuromotorie che si manifestano in loro decreterebbero anzitempo - in natura - la loro fine.

A pensarci bene i "cani a ruote" sono degli animali disabili (ovvero portatori di handicap della propria motilità) o devono imparare, grazie ai marchingegni che gli uomini forniscono loro, ad essere dei "diversabili", come oggi si dice più correttamente.

Quando parliamo di barriere architettoniche, riflettiamo su questo punto: l'abbattimento di tutti gli ostacoli è per tutti, anche per i nostri amici animali.

Come diceva mio fratello Salvatore Crispi tutti i cittadini (non solo chi è disabile dalla nascita) possono trarre vantaggio dal fatto di vivere in un contesto "normale", senza barriere architettoniche in cui disabili con difficoltà motorie, anziani con ridotta capacità deambulatoria, future mamme (o mamme con passeggino) e cani con difficoltà neuromotorie, non vedenti e non udenti, ma proprio tutti, possano muoversi a proprio agio senza ostacoli e senza rischi.

La foto di Prugna è di Rita Butrico.

Il cane a ruote: anche per gli amici cani diversabili bisogna abbattere le barriere architettoniche
Il cane a ruote: anche per gli amici cani diversabili bisogna abbattere le barriere architettoniche
Il cane a ruote: anche per gli amici cani diversabili bisogna abbattere le barriere architettoniche
Il cane a ruote: anche per gli amici cani diversabili bisogna abbattere le barriere architettoniche
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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