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20 settembre 2023 3 20 /09 /settembre /2023 07:27
In compagnia del faccione nero (foto selfie di Maurizio Crispi)

Bisognava mettere a punto
un materiale audiovisivo
per farne un videoclip

 

Le prove tecniche andavano avanti a fatica
e si manifestavano molti e inattesi inconvenienti 
Era anche una lotta contro il tempo
perché c’erano delle scadenze da rispettare
Alla fine, senza aver concluso nulla,
staccavamo,
lasciando tutto il materiale e le attrezzature 
sparsi per terra
ed anche una grande quantità di tessere colorate
disseminate sul pavimento 
a formare un'estesa chiazza poli-cromatica

 

Prendevo la mia bici da corsa
per trasportala a spalla giù dalle scale
e notavo che il tubolare anteriore
era stato rappezzato malamente
Mi chiedevo se la riparazione
avrebbe retto al mio peso,
una volta che, giù in strada,
fossi balzato in sella
e avessi cominciato a pedalare

 

Pedala!
Pedala!
Pedala?

 

(Dissolvenza)

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19 settembre 2023 2 19 /09 /settembre /2023 06:48
Sommergibile in avvcinamento (foto scattata da Vivishant Raul)

Nel sogno dovevo mettere a punto
una terapia a scalare con il metadone

 

In realtà (sempre nel sogno)
si trattava d’un imbroglio
per coprire un altro imbroglio
Una tizia, rampolla di una buona famiglia,
aveva ricevuto un quantitativo di metadone
e lo aveva perso
(o se n’era sbarazzata)
o lo aveva ceduto a terzi
Quindi, adesso,
bisognava giustificare l’ammanco del farmaco,
facendo apparire nei documenti sanitari
che era stato somministrato
in una terapia a scalare
E dunque ero lì a fare dei conteggi minuziosi
La difficoltà era quella di far sì
che, alla fine della finta terapia,
risultasse esattamente al milligrammo
il metadone mancante
Ma i conti non mi tornavano mai
C’era sempre qualche cosa soverchia
oppure in meno
Ed ero lì,
in una ruota senza fine
a fare conti su conti
e a provare varie combinazioni
Il diavolo ci metteva sempre la coda

 

Era lì ad aiutarmi e ad assistermi
il padre della ragazza beneficiaria
che era - lui - autorevole medico e cattedratico

 

Il sogno si ripeteva senza fine
Era come trasportare su per un pendio
il masso di Sisifo
che ogni volta,
prima di riuscire a farlo scollinare,
precipitava a valle

 

Ho ricordato la fatica che facevano gli infermieri
nel servizio che dirigevo
a fare i conti delle quantità di metadone somministrate
e ad avere alla fine un conteggio bilanciato senza ammanchi
o senza eccedenze
A me, alla fine,
toccava firmare
i registri di carico e scarico
dei farmaci stupefacenti 

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18 settembre 2023 1 18 /09 /settembre /2023 07:10
Il peso dei libri e della cultura (foto di Alessandra Leone)

Ho sognato

 

Una notte infarcita di sogni

 

Ad ogni piccolo risveglio
mi dicevo:
Questo sì che è memorabile
e me lo debbo trascrivere

Ma siccome non lo facevo
poi queste tracce svanivano
lasciandomi con un pugno di mosche in mano
(per così dire)

 

Ma c’è una cosa che mi è rimasta impressa,
tra le tante

 

Ed è che compariva mio padre
Era a casa con me
E occupava - da ospite - una stanza
Era assente
Ed io entravo furtivamente proprio in quella stanza
e ne esaminavo il contenuto minuziosa-mente
C’erano un sacco di cose
Alcune futili
Altre inquietanti
Non ricordo i dettagli
C'era un fascio di fogli scritti a mano
e altri documenti
ed io cercavo di afferrarli per esaminarli 
uno per uno
Ma l'intero fascio mi cascava per terra
e quei fogli si spargevano in disordine caotico
 un guazzabuglio -
sul pavimento

 

Cercavo di recuperarli
e, a quattro zampe, 
cercavo di recuperarli tutti
Avevo fretta, entravo in ansia,
le dita mi si accavallavano
e temevo di essere colto sul fatto
Ed era un'utopia soltanto sperare
di poterli ricomporre nell'ordine originario

 

Alcune cose
avrei voluto portarle con me
perché erano indizi rivelatori
di aspetti di mio padre
che ignoravo

 

Ma non c’era più tempo,
poiché sentivo la sua voce
dietro la porta

 

(dissolvenza)

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17 settembre 2023 7 17 /09 /settembre /2023 07:20
Cielo con contrasto di nubi sparato (foto di Maurizio Crispi)

Giro per le vie di una Londra 
a me sconosciuta
e sono con la mia auto 
cadente e bisognosa di urgente revisione
Camminando scorgo 
attraverso il parabrezza un edificio insolito e ne sono colpito
È un grattacielo di forma conica
che svetta verso il cielo
tutto imbiancato a calce
senza finestre o aperture
sin quasi alla sommità,
una guglia sempre più affilata

che si perde tra le nuvole,
tanto è alta

 

 

Quasi in cima,
Vi è una seconda struttura aggettante
pure a forma di torre,
ma questa è vivacemente colorata 
e adornata di piante,
un vero giardino pensile
Sono molto colpito da questa visione
e vorrei documentarla 
con qualche foto
Ci provo, ma non posso
È impossibile fotografare
attraverso il parabrezza sporco

 

Non so come,
ma riesco a parcheggiare
Mi infilo dentro l’edificio
e salgo
sino agli ultimi piani
In verità, manca l’azione del salire
Mi ritrovo in un fiat 
alla sommità 
E sono in un appartamento 
ampio e spazioso
tutto arredato di mobili bianchi 
Pare un ufficio ed è deserto,
all’infuori di Ale
che è intenta a fare qualcosa
Poi, quasi dal nulla,
spunta un’impiegata (forse)
dall’aria circospetta
Io sono irrequieto
Vorrei esplorare 
andare in giro
sporgermi dalle finestre
scattare foto
Questa tizia,
comparsa così all’improvviso
un po’ mi inibisce
Mi dirigo verso un’ampia porta finestra
superando le mie remore
e chiedo se posso andar fuori a dare un’occhiata
Era una domanda pro forma
Infatti, senza aspettare la risposta
varco la soglia e sono fuori
Il vento soffia con forza 
e ha spazzato via le nubi
il cielo é ora libero,
d'un intenso azzurro

 

Mi dirigo verso la balaustra 
e quasi inciampo 
in un cavalluccio a dondolo
buttato di fianco per terra,
tutto bianco 

 

La vista di cui si gode da lì
é splendida,
anche se l’altezza 
mi da le vertigini 
 

E non ricordo altro

(Dissolvenza)

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15 settembre 2023 5 15 /09 /settembre /2023 19:51

Ho scritto questa nota di diario (e onirica, al tempo stesso), più di un anno fa, quando i miei sogni erano vividi e rigogliosi, e l'ho pubblicata nel mio profilo Facebook, dimenticandomi poi di trasferirla nel mio blog. La ripropongo adesso.

Il mio profilo facebook

Bus perigliosi

Ho sognato che dovevo condurre delle persone
per le vie di Palermo su un grosso furgone
Il sedile di guida era regolabile
e fornito di tutti i comfort 
per adattarlo finemente
alle caratteristiche anatomiche di ciascun conducente
Prima di mettermi alla guida
dovevo mettere a punto 
complicate regolazioni
sopra, sotto, di lato
Sembrava in verità più che il sedile d'un autobus
la postazione di un astronauta
con tutti questi dispositivi
adatti ad un guidatore professionista,
quale io non sono

 

Anche la partenza era complicata,
poiché dovevo disincagliare
il mio furgone da un altro automezzo
che era stato parcheggiato
a stretto contatto del mio

 

E cominciava l’avventura 
lungo le vie d'una città sovraffollata
e satura di mefitici vapori
per via della monnezza abbandonata
Il viaggio durava per poco tempo,
su questo mezzo
Ma l'avventura continuava
 

Sulla mia storica moto Guzzi Stornello cc 125

Infatti, di lì a poco mi ritrovavo alla guida d’una grossa moto
Non ricordo se con un passeggero a bordo oppure no
All’inizio provavo un grande impaccio
poiché da anni non mi trovavo in sella alla mia moto
(che se ne sta a prender polvere in garage)
Eppure dopo avere armeggiato un po’
ritrovavo l’antica verve
e iniziavo a divertirmi
con lunghi affondi d’acceleratore
e abbassando la moto in curva
Ma l’ebbrezza della velocità 
durava ben poco
Presto ero costretto 
a fare una snervante gimkana 
tra enormi cassoni
per la raccolta della monnezza
di colore verde scuro
Il nostro beneamato Sindaco 
ha comprato nuovi contenitori 
per la monnezza!
Che dio lo abbia in gloria!

- Gridava una voce fuori campo
Ed io pensavo: Che spreco di denaro pubblico!
Poiché, in verità, l’intero parco dei cassonetti
era già stato rinnovato pochi mesi prima
Non è certo fornendo ai cittadini 
dei contenitori più voluminosi
che si risolve l’annoso problema della monnezza 
Intanto, la gioia ritrovata 
della corsa in moto era sempre più rovinata 
dal fatto che dovessi destreggiarmi
tra questi enormi contenitori 
abbandonati in mezzo ai passaggi e alle carreggiate
assieme a quelli più vecchi e obsoleti
che ancora non erano stati ritirati 
e, in più, pareva che tutti quanti
si fossero riversati in strada 
travolti dall’ebbrezza 
di poter conferire i propri rifiuti
senza nessuna restrizione
 

Tutti in processione per smaltire
anche mobili fatti a pezzi,
materassilerci ed altri effetti letterecci,
enormi sacchi pieni di detriti di plastica

e persino i propri escrementi
raccolti nei pitali e nelle seggette

 

Allegria! Viva lo spreco!
 

Epperó che meraviglia riandare in moto!

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13 settembre 2023 3 13 /09 /settembre /2023 07:22
Shawn the Sheep in auto (foto di Maurizio Crispi)

Entro in una casa
(che non è la mia)
Non c’è nessuno
Tutto è stato lasciato in perfetto ordine
Mi ritrovo nella cucina
che è la prima stanza dopo l'ingresso

Comincio a cucinare
dei petti di pollo e delle patate
(quello che c’é)
Mentre il cibo cuoce
risistemo alcune cose,
aggiungendo un mio tocco personale
all’ordine preesistente
(come ho detto, perfetto e impeccabile)
Il cibo sfrigola nella padella
ed è quasi pronto
Si sta facendo molto fumo
Spengo il fornello
e cerco di arieggiare
Apro la finestrella della cucina
e poi mi sposto in fondo al corridoio
per spalancare la finestra del bagno
che, nella pianta dell’abitazione,
è in linea perfetta con la cucina,
all’altra estremità dell’appartamento
Mi muovo furtivo,
quasi fossi un ladro,
un ospite segreto 
che deve mantenere l'invisibilità
In bagno
trovo un bollitore acceso
(che ci fa un bollitore in bagno?
Magari è lì per consentire a chi abita in casa
di farsi un the, mentre è intent*
in altre operazioni...
),
con l’acqua quasi in ebollizione 
Il mio cuore comincia a stantuffare
(C’è qualcuno)
Mi giro e vedo una figura di spalle,
avvolta in un accappatoio blu stinto
che percorre il corridoio
Si gira all’improvviso

 

È…

 

È Ale!

 

Ciao Ale!
Ben trovata!
Volevo farti una sorpresa!
E mi era quasi riuscita!
Ma non potevo pensare che tu saresti arrivata
senza che io me ne accorgessi!
E la mia sorpresa
consisteva  nel farti trovare una pietanza pronta,
al tuo ritorno

 

Il solito birichino…
con quella faccia da monello!


(dissolvenza)
 

Il bello è che nei sogni possiamo essere qualsiasi cosa, possiamo andare nei posti più diversi, entrare nelle case altrui non visti, organizzare azioni complesse ed essere felici (o angosciati, a seconda dei casi). Non mi lamento mai dei miei sogni. Sono parte fondante della mia vita segreta.

Il bello è che nei sogni possiamo essere qualsiasi cosa, possiamo andare nei posti più diversi, entrare nelle case altrui non visti, organizzare azioni complesse ed essere felici (o angosciati, a seconda dei casi). Non mi lamento mai dei miei sogni. Sono parte fondante della mia vita segreta.

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11 settembre 2023 1 11 /09 /settembre /2023 09:28

Ambienti fatiscenti
Polvere, sporcizia 
Code interminabili 
Confusione
Sono in un ufficio tributi
Non riesco a capire bene
cosa devo fare
Sono tutti burberi,
poco comprensivi
vociazzanti, distratti

 

Finalmente trovo qualcuno di buon cuore
che mi aiuta a fare una ricerca
per capire quali tributi 
io debba pagare
Escono così delle indicazioni
scritte su dei foglietti di carta

 

Chiedo se adesso posso andare
Noooooo! mi dicono
Devi passare dallo sportello 
che si trova sull’altro lato della strada
e fare di nuovo la coda
Lì i tributi in questione
verranno messi a ruolo

 

Così abbandono questo purgatorio
fatiscente e pieno di polvere
per raggiungere un secondo purgatorio,
fotocopia del primo
Mi accompagna però 
uno di quel primo ufficio
che mi ha preso in simpatia 
(uomo di buona volontà,
raro a trovarsi)
e mi ha messo 
(per così dire)
sotto le sue ali
Infatti, nel secondo localo,
per via dei uffici del buon samaritano
salto la coda e vengo chiamato subito
Consegno i foglietti che mi erano stati dati
e aspetto fiducioso
Dopo un po’ l’impiegato ritorna
e mi consegna dei fascicoli
piuttosto corposi
Ecco, questo è tutto!, dice
E se va
Io rimango per un attimo perplesso
Poi, guardo meglio 
e vedo che i fascicoli
sono intestati ad associazioni
per me sconosciute
Ma chi sono costoro?
Cosa sono queste fantomatiche associazioni
con cui io non ho nulla a che fare?

Ritorno indietro al primo ufficio
(di nuovo un pellegrinaggio
da un purgatorio all'altro)
e chiedo a quello che era stato gentile
C’è stato un errore!
Questi non sono tributi miei!

Quello scuote la testa
e dice: Ormai sono stati messi a ruolo
a nome suo
E dovrà pagare!
Io non so altro
Forse ci sono altre vie,
ma dovrà consultare 
qualcun altro 
che sta in alto
per fare ricorso

Mi spiace!

 

Ma dove sono capitato?
In un universo kafkiano?

 

(dissolvenza)

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6 settembre 2023 3 06 /09 /settembre /2023 06:50
cielo con nuvole in Via Lombardia (foto di Maurizio Crispi)

Ero sull’orlo di una rupe
ricoperta dal verde fitto
della vegetazione selvaggia e rigogliosa
Sotto, ad un’infinita distanza, 
scintillava il mare di un’azzurro intenso
che a tratti sfumava in tonalità di verde smeraldo
Ed era - questa -
una visione meravigliosa e corroborante

Due poiane volteggiavano alte nel cielo
lanciando i loro fischi

 

Ero lì e guardavo in basso
Il mio cuore tremava
I miei piedi poggiavano
su d'una grande roccia 
piatta e rotonda
di duro granito
- un’ara sacrificale -
Il vuoto davanti a me mi respingeva
La visione del mare in fondo all'abisso
mi attraeva, con potenza
Mi pareva di sentire il canto ammaliante delle sirene
che lo abitavano
e i richiami dei cetacei


Sapevo che avrei dovuto lanciarmi
come altri avevano fatto prima di me
Era la prova suprema
Era il giudizio di Dio
Era il cimento ordalico
Era l’iniziazione
Ma indugiavo
Chi non lo farebbe?

 

Dietro di me qualcuno
- una presenza invisibile -
un mentore,
ma forse anche un sacerdote
bisbigliava parole rituali
mescolate con frasi d’incoraggiamento 
e ordini brutali, secchi e decisi

 

Eppure non mi decidevo 
a staccarmi dalla mia ombra
e a saltare giù 
Nel tempo sospeso dell’attesa trepida
guardavo il film della mia vita
alla ricerca di colpe ed errori da espiare
ma anche dei momenti più fulgidi
che mi sarebbero stati d’ispirazione


Mi sentivo del tutto solo;
alla resa dei conti, 
sotto il Cielo
e nello sguardo di un dio,
pietrificato nell'attesa
di un attimo eterno 
e del volo


(dissolvenza)
 

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4 settembre 2023 1 04 /09 /settembre /2023 08:00
Riproduzioni esercito di Qin (foto di Maurizio Crispi)

Cammino per le vie della città 
Cerco scorciatoie e passaggi
come soltanto colui che sa 
Cammino disegnando ampie traiettorie
e ghirigori
Sono un’artista del cammino
Sono indaffarato
Mi muovo perché ho motivo per farlo
Tutto l’opposto del flaneur
pigro ed indolente
che si affida al caso
nel decidere le sue rotte

 

Vado, 
le strade sono assolate
e sento il vento caldo
che batte sulla mia pelle
Arrivo ad un negozio di libri egizi ed esoterici
di cui sono cliente affezionato
E li il mio amico e il padre
accolgono i clienti
indossando armature di terracotta
fatte di grandi piastre piatte
collegate da stringhe di cuoio
Mi chiedo se ci stiamo comodi
Ma vedo che si muovono 
a proprio agio
senza nessun impaccio
Sotto indossano dei corpetti
di morbida pelle
Vorrei indossare anch’io
quell’armatura
ma - ahimè- non ne hanno altri esemplari

 

Sembrano così abbigliati
i guerrieri cinesi di Qin
di terracotta e a grandezza naturale,
l’armata a guardia di due mondi

 

(dissolvenza)
 

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3 settembre 2023 7 03 /09 /settembre /2023 08:08
L'albero e le mani (foto di Maurizio Crispi)

Ho sognato la mamma

 

Dovevo andare in ospedale 
e lei mi accompagnava in auto
Il viaggio era complicato
C’erano molti sensi unici nuovi
La città era irriconoscibile anche per me
Dovunque incolonnamenti fitti
causati da incidenti tra auto e moto
che cozzavano da tra loro a go-go
Un caos totale

 

La mamma guidava imperturbabile 
e m'infondeva fiducia
Le chiedevo di guidare io,
ma rifiutava
(decisa e determinata)
Mi diceva: Non ti preoccupare
In ogni caso, quando ti lascio,
dovrò pur andarmene da sola!
In ogni caso, soprattutto ora
che sono anziana,
devo allenarmi a fare tutto da sola
Quando arriverà il mio momento
di andarmene, 
sarò da sola
ad intraprendere il mio viaggio
Quindi, non stare lì a preoccuparti!
E non dispiacerti!
Lo sai bene che si è da soli,
quando si muore
Non pensare al mio viaggio!
Pensa al tuo di viaggio, piuttosto!
Pensa a vivere!

 

Il momento del parcheggio in ospedale 
è complicato
Non si sa quale sia l’ingresso 
all’area adibita alla sosta dei veicoli
e nemmeno le modalità di pagamento 
E ci sono anche carrozze e carri
trainati da cavalli
provenienti da qualche remota contrada Amish
Dopo molti tentativi, rinunciamo
e conveniamo che io scenderò al volo,
mentre la mamma continuerà a guidare
sino a casa
In effetti, mi lascia scendere
E la guardo, mentre si allontana
a bordo della sua 127 FIAT
verde-bottiglia
un po’ scolorita e consunta,
ma ancora pimpante 

 

In ospedale passo poi 
lungo tempo
a mettere a punto 
assieme ad altri
un complicato test percettivo visivo 
basato su una sottile distinzione
di diverse categorie del vedere  e del guardare
(ma, su questo, 
non ho molti altri dettagli)

 

In un differente momento del sogno
(o forse in un sogno del tutto diverso)
sono in banca
e parlo con un’impiegata 
dei modi in cui affronterò
dei grossi pagamenti che mi attendono
(e la cui scadenza è imminente),
senza richiedere un mutuo
La tizia sembra annoiata 
dal mio discorso
molto pedante e puntiglioso
Mi ascolta per pura cortesia
Poi, dopo avere sviscerato 
la rava e la fava di tutto,
mi rendo conto 
di avere sbagliato interlocutore

 

Improvviso satori:
mi rendo conto 
d’essere nella banca sbagliata
Non é l’agenzia
dove ho il mio conto camminante
Ma si può essere più stupidi di così?

 

(Dissolvenza)

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DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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