L'altro giorno mio figlio Francesco, in vacanza a Palermo, mi ha preceduto a casa dove avevamo appuntamento per pranzare assieme.
L'ho trovato che riprendeva dettagli della casa, con la passione del cineasta che trova dovunque nell'ambiente che lo circonda spunti da riprendere (e anche per fare esercizio).
Non si tratta soltanto di riprendere, ma anche quello di trovare lo spunto per delle narrazioni che devono essere concise e che devono dispiegarsi grazie al taglio delle riprese e alle scelte di campo.
Era profondamente intento in quest'attività ed io l''ho seguito a distanza di sicurezza, per non interferire.
Sembrava che volesse riprendere ogni cosa.
Poi, successivamente, mi ha ha inviato il piccolo video che ha realizzato.
Devo dire che mi ha emozionato e avrei voluto che si protraesse al di là della sua durata effettiva.
Sta diventando sempre più bravo e la cosa bella è questa passione pervasiva che mostra di possedere.
Sono convinto che abbia trovato la sua via e gli auguro di potercontinuare a seguirla.
Ma la cosa bella è anche che, secondo me, nel realizzare queste riprese ha mostrato amore nei confronti della casa dove sua nonna e suo zio (ma anch'io, ovviamente) hanno vissuto e che lui conosce bene dalla sua infanzia.
E questo si vede bene nell'attenzione ai piccoli dettagli, quasi che ogni cosa (ciascuna delle quali ha una storia e contiene insita in sé delle narrazioni che potrebbero essere dispiegate e tramandate, avesse per lui una profonda valenza valoriale.
E' una buon inizio e c'è da sperare bene.
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