Venerdì 6 marzo alle ore 9.00, per iniziativa dell'istituto Siciliano di Studi Ebraici (ISSE) verrà celebrata la Giornata Europea dei Giusti.
La cerimonia, con la presenza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, si svolgerà nel Giardino dei Giusti in via Alloro. Alla celebrazione parteciperà anche il Console Onorario della Repubblica della Polonia a Palermo Davide Farina.
La sua realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione preziosa da parte dell'Ufficio di Toponomastica del Comune di Palermo.
Raccontare la storia di chi ha saputo scegliere in tempo di tenebre di rappresentare la fiammella dell'umanità è doveroso, ed è un messaggio importante da veicolare per le nuove generazioni.
In occasione della mostra su Jan Karski, il Comune di Palermo, insieme all'Istituto Siciliano di Studi Ebraici, pianterà un albero di ulivo alla memoria di: Jan Karski (polacco) e di Calogero Marrone (siciliano), entrambi insigniti del titolo di Giusti tra le Nazioni
In questa ricorrenza, proclamata dal Parlamento Europeo nel 2012, vengono commemorati i Giusti tra le Nazioni, coloro i quali si sono opposti con responsabilità individuale e rischio personale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi.
L’appello all’Unione europea e al Consiglio d’Europa affinché fosse istituita una giornata dedicata alla memoria dei Giusti era partito da un centinaio di eminenti personalità della cultura italiane, europee e mondiali sotto l’egida dell’associazione senza fini di lucro Gariwo, la Foresta dei Giusti.
Rapidamente dopo le prime inizative pubbliche ha ricevuto l’appoggio di importanti istituzioni quali la Presidenza della Repubblica Polacca, la Fondazione Vaclav Havel, l’associazione guidata da don Luigi Ciotti Libera, numeri e nomi contro le mafie e molte altre realtà autorevoli di tutta Europa. Tra i firmatari più famosi si segnalano Umberto Eco, Dario Fo, Daniel J. Goldhagen e molti altri.
Grazie all’impegno di Moshe Bejski, il concetto di Giusto, elaborato nell'ambito dell'Yad Vashem (un memoriale ed un nome) è stato esteso a tutti coloro i quali si sono eroicamente opposti ai genocidi ed hanno operato in soccorso delle vittime dei totalitarismi.
È stato scelto il giorno 6 marzo di ogni anno perché in questa data ricorre l’anniversario della morte di Moshe Bejski.
Per identificare le iniziative del 6 marzo è stato ideato e realizzato da Gariwo la foresta dei Giusti con la calligrafia di Marta Mapelli un albero formato dalle parole chiave relative alla giornata.
Il Giardino dei Giusti (ex giardino di via Alloro) è un giardino pubblico di Palermo, che fu tra gli spazi degradati del centro storico recuperato dall'amministrazione comunale negli anni 1999-2000. Il progetto curato dall'architetto comunale Giuseppe Prestigiacomo, fa riferimento alle xirbe dei secoli XII e XIII, piccoli giardini a carattere produttivo e ornamentale, ricavati nelle aree dismesse dell'edilizia urbana, cinti da muri all'interno di cortili. Si trova in pieno centro, e si affaccia in una via di rilevante importanza per il centro storico della città: la via Alloro.
Il giardino sorge sullo stesso terreno dove si trovavano i vecchi ruderi del settecentesco palazzo di proprietà della nobildonna Francesca Fulci, distrutto dai bombardamenti che colpirono Palermo nel maggio del 1943. L'Edificio era conosciuto anche come "Palazzo Graco". Precedentemente, il giardino inaugurato nel mese di giugno del 2000, si chiamava come la via in cui esso si trova, cioè giardino dell'Alloro, in ricordo di un albero di alloro di eccezionale rigoglio posto nel palazzo San Gabriele prospiciente l'odierna via medesima, estinto e sradicato il 4 dicembre del 1704. (Piola) In ricordo dell'albero estinto è stato piantumato limitrofo alla strada un bellissimo esemplare di Laurus nobilis (alloro).
Nel giorno della ridenominazione del giardino erano presenti il sindaco di Palermo Diego Cammarata e l'ambasciatore d'Israele in Italia. Oggi il nome del giardino è ricollegato al ricordo delle vittime dell'Olocausto.
Sito dell'Istituto Siciliano di Studi ebraici. Questo Istituto ha lo scopo di promuovere lo sviluppo e la diffusione degli studi ebraici nella Regione Siciliana
scrivi un commento …