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westside-transilvania.jpgUna giovane reporter americana arriva in Romania per un’intervista con Ion Torgu,  misteriosa figura di spicco della malavita nell’Europa dell’Est.  Giunta sui monti della Transilvania si accorge però che il suo non sarà un semplice viaggio di lavoro, e l’incontro con Torgu la segnerà irrimediabilmente. Perché Torgu è un vampiro.

Ma la provenienza transilvana è l’unica caratteristica che ha in comune con le creature rese  celebri dalla penna di Bram Stoker e poi da tanti altri film e libri.

Niente più zanne  acuminate, ma denti neri e gengive marce; niente assalti notturni, ma omicidi rozzi e  brutali con un coltello e un secchio per raccogliere il sangue. Il vampiro di John Marks non  è una creatura ultraterrena, la sua è più che altro una condizione spirituale, un rapporto morbosamente intimo con la sofferenza che nel corso dei millenni l’uomo ha causato a sé stesso.

Beve il sangue delle sue vittime per dissetare i morti che gli parlano nella testa, che gli raccontano storie atroci di massacri, guerre e genocidi. Immortale, rivive di continuo le morti altrui. E quale luogo può chiamarlo a sé con più forza della New York ancora segnata dall’enorme cicatrice dell’11 settembre?

West Side-Transilvania è un’opera davvero profonda e originale, una lunga e sofferente riflessione sulla condizione umana. Un mosaico narrativo, degno erede della tradizione gotica, dove l’orrore e la paura sono esplorate nel loro aspetto e impatto psichico e dove il mostro è una creatura d’angoscia e dolore, gravato dal fardello di una lunga litania di nomi: le innumerevoli città, i paesi e i villaggi in cui l’uomo ha versato il sangue dell’uomo.

 

Titolo: West side Transilvania
Autore: John Marks
Editore: Edizioni e/o
Collana: Thriller e/o
2010
Euro: 19.50
Note: traduzione di Nello Giugliano
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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