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DSC04695Sono siciliano e, per la precisione sono nato nel 1949 a Palermo  dove vivo tuttora.
Sono medico psichiatra e , per quasi tutta la mia vita lavorativa, mi sono dedicato ai problemi delle dipendenze patologiche.
Mi sono esercitato nella pratica della scrittura, sia del genere della saggistica scientifica sia in altri ambiti. Dal 2006, sono iscritto all'Ordine dei giornalisti come "pubblicista".
Attualmente, gestico alcuni blog e collaoro assiduamente con le testate giornalistiche online "Siciliainformazioni" e "Italiainformazioni", con recensioni a libri e film, articolo di costume e tendenze sociali contemporanee, oltre spradicamente che con pezzi di tipo rievocativp-nostalgico del buon tempo che fu, resoconti di viaggio e articoli di taglio medico e psicologico.
Il mio curriculum podistico
La mia formazione sportiva è passata attraverso l'atletica leggera negli anni scolastici (salto in lungo, staffetta 4X100, 80 e 100 m piani), il Canottaggio e la Canoa. Poi per lunghi anni mi sono dedicato allo sport non finalizzato all'agonismo amatoriale (corsa e canoa, con la realizzazione anche di piccoli cabotaggi costieri della durata di diversi giorni
E' stato soltanto nel 1989 che ho deciso di intraprendere in modo più sistematico la corsa di lunga lena, spinto dal progetto di partecipare alla "maratona-mito", quella di New York, per celebrare "degnamente" il mio 40° compleanno. Proprio in funzione di questo progetto, cominciai ad allenarmi sistematicamente, passando dalla corsa sporadica che fungeva da integrazione ai più impegnativi allenamenti in kayak, (che allora praticavo ancora sistematicamente, realizzando anche dei piccoli raid costieri) a forme d'allenamento più sistematico.
Il mio primo tesseramento in una società podistica (GS Amatori Palermo) e le prime gare avvennero sempre in funzione del progetto principale che era quello di correre la mia prima maratona.
La mia prima gara podistica competitiva in assoluto fu una mezza maratona a Terrasini (provincia di Palermo), nel 1989, appunto.
Successivamente al compimento (riuscito) della prima esperienza di maratona newyorkese (con 4h03'), intrapresi un allenamento ben più sistematico sotto la guida di Adelfio Cocciola (forte podista e maratoneta amatoriale palermitano) cui chiesi dei consigli, spinto dal desiderio di migliorare il mio primo risultato cronometrico.
Dopo quasi due anni di duro lavoro, in occasione della maratona "Tourist Mondiale" di Palermo del 1991 realizzai il mio miglior tempo (3h20'10") successivamente confermato nella maratona di Marrakesh il 9 Gennaio successivo (1992), con 3h 20'18" e in quella di Bologna, pochi mesi dopo, con 3h 28' 13".
Nel 1994 ho partecipato alla mia prima Cento chilometri del Passatore, che da allora è divenuta per me un appuntamento fisso, nel mio programma annuale di maratone ed ultra. Questa prima Cento ha rappresentato di fatto l'esordio nel mondo delle ultra che, da allora, hanno rappresentato una necessaria diversificazione rispetto alla ripetitività delle maratone: si va sempre alla ricerca d'uno stimolo in più…
Il mio miglior tempo nella 100 km del Passatore è di 13 h 03' 05" ( conseguito 1997); 6h 18' invece il mio miglior tempo nella Pistoia-Abetone (sempre nello stesso anno). Nel mio curriculum di gare, ho il piacere di annoverare anche l'ultima edizione mai organizzata della 100 km Torino-S.Vincent in 13h 50' (1997), dopo un periodo di latenza durato alcuni anni, a seguito della morte dell'organizzatore-animatore dell'evento che, fosse stato in continuità sino ad oggi, avrebbe la palma di essere la più antica 100 km italiana. In occasione della penultima edizione – 2002 – della ligure "Devil's Trail" (48 km 700 m su sentieri di montagna) e valevole come "Campionato Italiano IUTA 30 Miglia Trail" ho conquistato il titolo di Campione Italiano di Categoria.
Analogo titolo ho conquistato nella recente prima edizione della siciliana "24 Ore del Sole" (2006), valevole come Campionato Italiano IUTA 24 ore di corsa individuale in pista, per la categoria M55.
In una precedente edizione della 24 Ore castiglionese su strada (Castiglion Fiorentino, Toscana) ho coperto la distanza di 122 km. Non ho mai realizzato grandi iomporti chilometrici nelle mie partecipazioni alle 24 ore, ma ritengo che, in ogni caso, abbia un grandissimo valore formativo farne esperienza in termini di durata.
Nel corso degli anni ho abbandonato forme di allenamento mirato, rinunciando a fare i "lavori" specifici, per concentrarmi invece sull'obiettivo di "collezionare" molte maratone, attratto dall'idea di entrare a far parte del "Club dei super-maratoneti italiani, fondato più di dieci anni fa da Sergio Tampieri di Forlì, purtroppo deceduto proprio nel 2010.
I miei tempi di percorrenza sulle maratone e sulle ultra si sono notevolmente allungati, ma il mio obiettivo fondamentale adesso è quello di partecipare, di "esserci", di godermi ogni volta l'Avventura che, intrinsecamente, scaturisce dalla partecipazione ad una maratona o ad un'ultra. E per realizzare l'Avventura non c'è bisogno di andare in luoghi lontani ed esotici: basta essere nella corretta disposizione d'animo.
Le maratona o le ultra- non sono soltanto delle gare podistiche, ma
contengono inscritte in sé l'idea del viaggio e dell'avventura: c'è ogni volta un mini-viaggio da affrontare per raggiungere il luogo dove si svolgerà la gara che è, a sua volta, un viaggio fatto di mutevoli stati d'animo, di pensieri, di impressioni e cromatismi ogni volta unici e irripetibili.
All 31 Dicembre 2006, ad esempio, avevo portato a termine 110 maratone, sia in Italia sia all'estero e 60 Ultra-maratone (delle più diverse tipologie e su diverse distanze).
Tra maratone ed ultramaratone cui ho partecipato sino al maggio 2007 sono giunto alla "rispettabile" cifra di oltre 200 gare lunghe portate a termine, tra maratone e ultra.
Dal Novembre 2006, ho avuto l'onore di far parte dello staff IUTA (Associazione Italiana Ultramaratone e Trail), come promoter IUTA per la Sicilia.
Successivamente sono entrato a far parte del Consiglio direttivo IUTA e tale funzione è stata confermata per il quadriennio in corso e ho mantenuto questa posizione sino al 2010, assumendo nel contesto della IUTA la qualifica di addetto all'Area Comunicazioni.
Dopo il maggio 2007, non ho più partecipato a gare di maratona ed ultramaratone a causa di un sopravvenuto infortunio, che ha richiesto per il necessario recupero, tempi piuttosto lunghi.
All'interno della IUTA sono stato, sino all'inizio del 2011, il responsabile dell'Area Comunicazioni e suo addetto stampa e, nell'esercizio di tali funzioni, ho curato il continuo aggiornamento del sito web ufficiale dell'Associazione.
Inoltre, faccio tuttora parte della Commissione medica della stessa Associazione che opera al suo interno e sono membro della Medical Committee della IAU (International Association of Ultrarunners).
Seguo, prima in virtù della mia posizione istituzionale e adesso come titolare della pagina "Ultrasport maratone e dintorni" la maggior parte degli eventi nazionali ed internazionali di ultramaratona, con diverse presenze ai Campionati del Mondo 24 ore su strada e 100 km su strada negli ultimi anni.
Questo interesse, nel corso degli anni, si è progressivamente diluito e attenuato.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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