Palermo, nel giorno di Santo Stefano come anche in quello di Natale, è stata favorita da splendide condizioni meteo e da una temperatura oltremodo mite che ha spinto moltissimi ad avventurarsi al mare, per godere del bel sole e persino per avventurarsi in acqua per una bella nuotata fuori stagione.
Nel giorno di Natale ho seguito due eventi spontanei messi in scena da runner palermitani, spontanei, ma con una loro tradizione.
Nel giorno di Santo Stefano, invece, sono sceso a Mondello, la spiaggia più rinomata della città e maggiormente amata dai Palermitani e, qui, lungo la spiaggia, ho fatto una bella passeggiata fotografando ciò che vedevo.
Quelli che seguono sono i miei appunti del giorno di Santo Stefano
Una splendida giornata di sole.
Una lieve brezza
Sole caldo (temperatura attorno ai 18° gradi).
Tutti in spiaggia, in un'atmosfera festosa.
Per me - appena arrivato - sconforto totale, perchè se a Mondello ci sono più di due persone, già il luogo mi sembra affollato.
Comunque, mi faccio coraggio e procedo lungo la spiaggia con la cagnetta al guinzaglio, dedicandomi alle foto, che mi valgono come distrazione: quelli che affollano il litorale e che passeggiano lungo il viale che, per l'occasione, è stato del tutto chiuso al traffico (grande novità), perdono la loro connotazione di componenti di una "folla", opprimente e basta, e si trasformano in soggetti da fotografare.
Coppie sedute vicino alla riva.
Alcuni a torso nudo oppure in costume da bagno prendono il sole.
Altri, in coppia, si baciano oppure semplicemente se ne stanno allungati uno accanto all'altro.
Altri, rapiti dal tepore del sole sono visibilmente precipitati nel sonno più profondo.
Aquiloni volano in cielo, sospinti dal leggero venticello.
E i papà fanno esercitare i figli in quest'attività.
Cani che scorrazzano e che si rincorrono gioiosamente, di tanto ruzzolando e capriolando.
Bimbi che giocano e si inseguono con eguale foga dei canuzzi.
Alcuni inciampano e cadono a faccia in giù sulla sabbia dorata.
Pallavolisti che improvvisano partite di Beach Volley.
Alcuni scambiano quattro calci con un pallone, avendo segnato alla meno pegio una porta.
Surfisti vanno e vengono trascinati dalla brezza leggera.
Runner si dedicano al loro sport preferito.
Alcuni nuotano.
Altri compiono perfomance ginniche per completare il loro allenamento: performance che sembrano un po' stonate nell'atmosfera di generale rilassatezza.
Gabbiani in cielo e piccioni più terragnoli che becchettano alla ricerca di briciole e di insettucci volanti e striscianti.
Bimbi in carrozzina, trascinati dai loro genitori che intanto chiacchierano.
Bimbi che scavano buche nelle sabbia oppure costruiscono castelli su cui spalti dispongono i loro pupazzi minacciosi.
Crocchi di persone in piedi oppure appoggiati a bianche balaustre che ciarlano tra loro.
Sopra tutto si leva un leggero brusio che è quello delle chiacchiere, dei gridolini di piacere e di eccitazione e dei tonfi delle palle calciate o colpite dal pugno dei giocatori di Volley.
Insomma, è una bella giornata, che fa dimenticare che siamo alla fine dell'anno e, per di più nel pieno dell'Inverno.
Una panchina semisepolta dalle foglie morte cadute dai Platani sta a ricordarlo.
Ma, per il resto, i segni dell'inverno sembrano nascosti, occultati.
Ma sino a quanto durerà?
Foto di Maurizio Crispi