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18 settembre 2014 4 18 /09 /settembre /2014 07:20

Un tipo eccentrico: il Cercatore

L'altro giorno - era di mercoledì - mentre accompagnavo Gabriel all'Arca di Noé, passando per Sutton Street, la mia attenzione è stata attratta da una strana scena.

La via è fiancheggiata  da piccoli alberetti che ora a settembre si stanno rivestendo di frutti somigliante a minuscole meline.

La base di ciascun albero è circondata da un graticciato di ferro, in modo tale da tenere a freno la terra delle aiuole e da facilitare la rimozione dei rifiuti senza asportare via la terra.

C'era uno, un ragazzo, tutto paludato nei suoi abiti, quasi che vestisse un sacco,una massa informe ai piedi di un albero e qui rovistava con estrema attenzione con l edita tra le sbarre di ferro, estraendo foglie e bacche ed altri piccoli oggetti.

Un tipo eccentrico: il CercatoreLa sua ricerca era polarizzata ed ipnotica. Nulla lo distraeva.

Attorno a lui foglie, "meline" ed altri materiali che aveva estratto frugando con le dita tra lesbarre di ferro.

Cosa stava cercando??

Aveva perso un mazzo di chiavi? O gli era caduta una moneta da due sterline?

Oppure era un cercatore d'oro, come di quelli che si vedono sulle spiaggie o nei posti dove si ritira la marea, armati di metal detector tecnologici per ritrovare oggetti di metallo preziose e monete sepolte? O fingeva di esserlo?

Oppure, scartate le altre ipotesi, era soltanto un eccentrico come ce ne sono tanti, uno con tendenze autistiche magari.
Non lo saprò mai.
Al ritorno se ne era andato, ma a fianco di quell'aiuola rimane un area sgombra e tutto il terriccio e gli altri detriti scavati via dagli spazi tra le sbarre del gigliato.
Nella mia galleria di personaggi eccentrici, l'ho catalogato come "Il Cercatore".
Perchè il "Cercatore" mi ha incuriosito?

Forse perchè ho sentito un'intima comunanza con questo suo ossessivo cercare e frugare.
Ma la differenza è che io cerco senza cercare e trovo senza avere cercato.

Succede che le cose semplicemente vengono a me, sbattono sul mio piede o che il mio sguardo che vaga di continuo senza mai fissarsi su nulla, viene colpito da un bagliore, da un luccichio, da una forma anomala, da un personaggio insolito.
E allora raccolgo, "mieto", colgo l'oggetto e lo esanimo, se vale la pena lo tengo altrimenti no, lo lascio e passo ad altro. E qualche volta riporto a casa qualche cosa. Trofei, in un certo senso, ma anche segni della buona sorte.
Mai rifiutare i segni della buona sorte.

Oggi, come effetto di questo afinalistico cercare,mi sono imbattuo in un sacco di cipolle da cinque chili almeno, abbandonato sul marciapiedi di The Highway, non lontano da Tower Gateway.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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