Secondo me, il proprietario (di certo antico) di questa dimora, sconvolto dai problemi scaturenti dall'impossibilità di fare uscire il suo carretto a trazione animale dalla stalla, sarà emigrato altrove, magari attraversando "l'ucìanu" [l'oceano] con un bastimento a vapore.
E si può anche pensare che, sperando in tempi migliori, egli - prima di lasciare - abbia rozzamente vergato questa scritta per giustapposizioni successive, in modo tale da sottolineare la necessità di lasciare permanentemente libero l'accesso ai piani bassi della sua dimora, nel caso di un suo eventuale ritorno.
Ma nel frattempo, pur essendo stato preveggente, si è dimenticato di fare ritorno, perchè adesso abita in un luogo dove ha ampi spazi a disposizione e nessuno occlude l'entrata alla sua dimora che, grazie alla piccola dollaresca fortuna che è riuscito a mettere da parte, si è fatta principesca e regale.
Il portoncino umile e dimesso, rivestito da una lussureggiante crescita erborea (tra qualche anno anche arbustiva e arborea), rimane lì in paziente attesa del suo ritorno... Fedele al mandato che ha ricevuto in tempo immemorabile dal suo proprietario...
Ma c'è anche da dire che nessuno parcheggia lì davanti...
Come mai?
La casetta resiste ai colpi del tempo e, malgrado tutto, conserva una sua aura, forse una barriera invisibile che garantisce il rispetto di una "no parking zone" nelle immediate vicinanze.
Zot! zot! C'è qualcuno che ha testimoniato come gli infrattori siano stati bersagliati da fulmini a ciel sereno e da fenomeni di auto-combustione spontanea che hanno incenerito vetture, guidatori e passeggeri, il che lascia supporre che siano state attivate delle protezioni paranormali...
Leggende metropolitane?
Difficile dirlo con esattezza...
Ma sono sicuro che se si si guardasse bene negli anfratti e negli angoli più riposti si scoprirebbero probabilmente trecce d'aglio (ora rinsecchite, ma non per questo private del loro potere) e scope (quelle tradizionali fatte con gli "scopazzi") messe lì, prima della dipartita, contro il malocchio, contro eventuali malintenzionati e, ovviamente, anche contro i parcheggiatori abusivi e irrispettosi.
E se - come ultima ipotesi - lo sconosciuto abitatore, in tempi andati, fosse morto di inedia propia a causa degli automezzi che gli impedivano di uscire di casa per approvigionarsi dei necessari generi di conforto?
Allora, sarermmo di fronte ad un caso da annoverare negli X-Files del paranormale: si tratterebbe di un fenomeno di demoniache presenze e di poltergeist con tutte le regole che conferma l'assunto del "Non aprite quella porta!", in questo caso nella variante "Non posteggiate davanti a quella porta!".
E qui sfidiamo gli scettici a farlo...