Quando ero piccolo, in occasione di una delle nostre brevi permanenze estive a Palazzo Adriani, in visita a casa dei nonni, mio padre mi portò a fare una lunga passeggiata a piedi lungo la massicciata della vecchia linea ferrata a scartamento ridotto che, passando per Ficuzza e Corleone, arrivava come suo punto terminale, proprio a Palazzo Adriano.
Allora, però, benchè la linea ferroviaria fosse stata dismessa già da qualche anno, c'erano ancora le rotaie e le traversine, poggiate sulla massicciata di pietrisco.
Era forte ed intenso l'odore dell'erba estiva surriscaldata dal sole e quella del fieno da poco tagliato.
Quando entrammo nella galleria, umida e risuonante, con un vago sentore di muffa e di odore di merda vecchia, ebbi paura.
Allora, mio padre, senza dire una parola, mi prese per mano e mi condusse verso la luce in fondo.
Ricorderò sempre questo momento.