(Maurizio Crispi) Nel romanzo "Io non sono come voi" (Gargoyle, 2013), arrivato tra i i cinque finalisti del Premio Urania, assegnato nel 2012, Italo Bonera manifesta una forte vocazione sociologica, condita di elementi noir, ma - a mio avviso - non c'è molto del thriller, come altri hanno sostenuto nelle loro recensioni.
Elementi qualificanti per definirlo tale ce ne sono ben pochi, mentre è apprezzabile la costruzione futuristica e cupa di una società orwelliana in salsa italiana, dove le differenze tra le nazioni - in un vortice di globalizzazione - si sono fatte molto sfumate e dove si è delineato - sempre più forte e netto - il divario tra i ricchi (e coloro che hanno ammassato, con la corruzione e il malaffare, grandi capitali) e il resto della popolazione, fatta per lo più di sfigati che vivono di miseri stipendi, condannati a vivere come un gregge paziente e remissivo.
La nomenklatura di questa società corrotta è dedita al controllo repressivo dei suoi cittadini: chi, del gregge, osa alzare la testa, viene subito bollato come un pericoloso delinquente e come un destabilizzatore dell'establisment dalla polizia corrotta e condannato come pericoloso criminale da giudici compiacenti.
Coloro che, a causa di una vendetta o per giustizia sommaria o per bisogno libidico di altri di fare un mero esercizio di potere, vengono condannati, sono posti tra l'alternativa di scegliere tra un lungo periodo di carcere duro (al quale le possibilità di sopravvivenza con il mantenimento della propria integrità fisica e, soprattutto, mentale) sono ben poche, ad un periodo di ingaggio in una milizia mercenaria che svolge compiti di polizia internazionale nel mondo intero con l'esecuzione di pericolose azioni di commando (la famigerata "Brigata terza").
E' attraverso questo percorso che il protagonista del romanzo, un innocuo professore di scuola che vorrebbe a tutti i costi far valere il principio della libertà individuale e del ragionamento dialettico, ma sostanzialmente mite, viene trasformato in un soldato addestrato che sopravvive a molte dure prove e che, dopo il suo congedo, diventa un temibile giustiziere che decide di vendicarsi dei torti subiti (e inqualche modo di porre rimedio alla più generale ingiustizia imperante nella società), ma senza più alcuno scrupolo morale.
Alla fine, il nostro eroe negativo avrà l'abilità di tirarsi fuori dalla spirale di violenza nella quale è entrato, senza che tuttavia si abbia alcuna correzione di un sistema iniquo e ingiusto che continuerà a sfornare feroci mercenari che si trasformeranno dopo il congedo in giustizieri altrettanto pericolosi, in una spirale di violenza che si manterrà comunque, anche quando i singoli individui sono riusciti a venirne fuori per rifarsi una vita.
Il romanzo di Bonera si legge con interesse, anche perché, dopo "1984" di George Orwell, propone un interessante metafora del nostro tempo e delle dinamiche repressive e di controllo che si nascondono dietro un'apparente libertà per tutti.
Uno scenario che rispetto all'opera visionaria di Orwell è aggiornato di circa un secolo.
La lezione morale che se ne trae è che un sistema corrotto l'avrà sempre vintas e che, nemmeno da giustizieri, la si potrà spuntare.
Per puro caso (o per disattenzione) il volume della Gargoyle é uscito con lo stesso titolo del il romanzo di Alessandro Berselli, Io non sono come voi (Pendragon, 2007) che si qualifica come un noir a sfondo psicologico.
(Dal risguardo di copertina) Nell’anno 2059, durante una calda serata estiva, un uomo sta tranquillamente fumando la sua sigaretta seduto sul sagrato di una chiesa, quando viene arrestato per avere preso le difese di un ragazzo extra-comunitario aggredito dalla polizia. Potrebbe essere un evento del tutto insignificante se non fosse che, per pagare il suo inesistente debito con la giustizia, viene condannato a prestare servizio allo Stato come mercenario.
Ignara vittima sacrificale di un regime totalitario mascherato da democrazia, per il mite professore questa è l’occasione per sperimentare un piacere sino allora sconosciuto: il piacere di uccidere. Privato della sua natura, l’uomo senza nome deciderà di vendicarsi contro tutti coloro che hanno risvegliato in lui il demone.
Nel bel mezzo della sua cruenta missione vendicativa, però, si rende conto che qualcosa non torna, che alcuni importanti dettagli sono stati trascurati e la sua vita, come quella dei suoi amici, è in pericolo.
Nota biografica sull'autore. Italo Bonera è nato a Brescia nel 1962. Nel 2004 con American Dream ha vinto il premio Fredric Brown per racconti brevi indetto da Delos Books. Ha firmato insieme a Paolo Frusca il romanzo di storia alternativa Ph0xGen!, finalista al premio Urania 2006 e pubblicato nel 2010 da Mondadori nel volume Un impero per l’inferno per la collana Millemondi Urania. Io non sono come voi si è qualificato tra i cinque finalisti del premio Urania (Mondadori) assegnato nel luglio 2012.