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26 ottobre 2014 7 26 /10 /ottobre /2014 18:44

Il Trattamento Ridarelli reloaded(Maurizio Crispi) Tempo addietro (2009, anno di cali dell'umore e di sensazioni di disfacimento sulle cui cause non starò ad annoiarvi) scrissi nel mio aggiornamento di status su Facebook (cosa che facevo sovente e adesso non più) un commento lapidario e, per puro caso, a causa d'uno slittamento inconsulto del mouse, mi ci sono ritrovato.
Eccone il testo: Maurizio Crispi ha appena messo il piede in una merda di cane, sfatta per di più. Trattamento Ridarelli al 100% con in più la colonna sonora di Elio e le storie tese. C'è da aspettarsi una botta di fortuna nelle prossime 48 ore...
Ogni tanto è puro piacere fare - anche attraverso un social network, un tuffo nel passato, in una casuale notazione, in una foto inserita sulla base di un'emozione di un movimento dell'anima in statu nascendi.

 

Ma, tornando al fatto di cui si parla, é impossibile che una cosa del genere capiti qui in UK, persino nell'East End che è appena un pelino meno pulito di altre parti di Londra.
Voglio specificare, per chi non lo sapesse cos'è il trattamento Ridarelli...
I più volenterosi potrebbero leggere il piccolo libro di Roddy Doyle, "Il trattamento Ridarelli" (Salani, 2001), giustappunto, una lettura lampo - roba di 30 minuti di applicazione... Molto divertente da leggere ad alta voce ai bimbi...
Per i pigri do qui di seguito una veloce sintesi della short story...
Il signor Mack fa un lavoro davvero interessante: l’assaggiatore di biscotti. Ma una mattina, sulla strada per la fabbrica dei biscotti, lo aspetta un destino davvero ingrato…il trattamento Ridarelli.
Il Trattamento Ridarelli reloadedA chi tocca ”il trattamento Ridarelli”? Agli adulti che sono cattivi con i bambini, che raccontano loro cose che non sono vere, che mangiano l’ultima fetta di pizza senza offrirla agli altri.
In che cosa consiste? Nel trovare sulla propria strada… una cacca di cane… messa lì apposta dai Ridarelli!
Ma chi sono i Ridarelli? I Ridarelli si prendono cura dei bambini.
Li seguono dappertutto per poter sempre essere vicini ai bambini.
Sono piccoli e pelosi e cambiano colore come i camaleonti… per questo nessuno li ha mai visti!
E cosi gli adulti si beccano il trattamento finchè non la smettono di trattare male i bambini…
 

 

La storia è gustossisima... lieve, divertente... e, sinceramente la consiglio a tutti...
Anche per riflettere che quando mettiamo un piede nella cacca di un cane, forse ce lo siamo meritato...
Magari, non abbiamo maltrattato un bambino, ma per certo siamo stati poco gentili con il nostro prossimo...

In ogni caso le qualità esilaranti della storia si comprendono meglio se si pensa che Roddy Doyle é britannico e che per i Britoni è davvero impensabile mettere per errore o distrazione il piede in una merda di cane, ameno che non si debba mettere in campo un sortilegio oppure una sorta di punizione divina.

 

 

 


 

 

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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