(Maurizio Crispi) Tempo addietro (2009, anno di cali dell'umore e di sensazioni di disfacimento sulle cui cause non starò ad annoiarvi) scrissi nel mio aggiornamento di status su Facebook (cosa che facevo sovente e adesso non più) un commento lapidario e, per puro caso, a causa d'uno slittamento inconsulto del mouse, mi ci sono ritrovato.
Eccone il testo: Maurizio Crispi ha appena messo il piede in una merda di cane, sfatta per di più. Trattamento Ridarelli al 100% con in più la colonna sonora di Elio e le storie tese. C'è da aspettarsi una botta di fortuna nelle prossime 48 ore...
Ogni tanto è puro piacere fare - anche attraverso un social network, un tuffo nel passato, in una casuale notazione, in una foto inserita sulla base di un'emozione di un movimento dell'anima in statu nascendi.
Ma, tornando al fatto di cui si parla, é impossibile che una cosa del genere capiti qui in UK, persino nell'East End che è appena un pelino meno pulito di altre parti di Londra.
Voglio specificare, per chi non lo sapesse cos'è il trattamento Ridarelli...
I più volenterosi potrebbero leggere il piccolo libro di Roddy Doyle, "Il trattamento Ridarelli" (Salani, 2001), giustappunto, una lettura lampo - roba di 30 minuti di applicazione... Molto divertente da leggere ad alta voce ai bimbi...
Per i pigri do qui di seguito una veloce sintesi della short story...
Il signor Mack fa un lavoro davvero interessante: l’assaggiatore di biscotti. Ma una mattina, sulla strada per la fabbrica dei biscotti, lo aspetta un destino davvero ingrato…il trattamento Ridarelli.
A chi tocca ”il trattamento Ridarelli”? Agli adulti che sono cattivi con i bambini, che raccontano loro cose che non sono vere, che mangiano l’ultima fetta di pizza senza offrirla agli altri.
In che cosa consiste? Nel trovare sulla propria strada… una cacca di cane… messa lì apposta dai Ridarelli!
Ma chi sono i Ridarelli? I Ridarelli si prendono cura dei bambini.
Li seguono dappertutto per poter sempre essere vicini ai bambini.
Sono piccoli e pelosi e cambiano colore come i camaleonti… per questo nessuno li ha mai visti!
E cosi gli adulti si beccano il trattamento finchè non la smettono di trattare male i bambini…
La storia è gustossisima... lieve, divertente... e, sinceramente la consiglio a tutti...
Anche per riflettere che quando mettiamo un piede nella cacca di un cane, forse ce lo siamo meritato...
Magari, non abbiamo maltrattato un bambino, ma per certo siamo stati poco gentili con il nostro prossimo...
In ogni caso le qualità esilaranti della storia si comprendono meglio se si pensa che Roddy Doyle é britannico e che per i Britoni è davvero impensabile mettere per errore o distrazione il piede in una merda di cane, ameno che non si debba mettere in campo un sortilegio oppure una sorta di punizione divina.
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