(Maurizio Crispi) Cielo e Ferro. Il futuro è cambiato di Italo Bonera e Paolo Frusca (Ponga Edizioni, 2014) dal punto di vista formale, è un ibrido: scritto a quattro mani da Italo Bonera e da Paolo Frusca è costituito da una serie di capitoli successivi che potrebbero considerarsi racconti in sé conchiusi, ma che in realtà sono unificati da un unico filo conduttore.
La giustapposizione dei racconti si trasforma così in piccolo romanzo: un romanzo che dal punto di vista dei contenuti presenta al lettore un futuro distopico in cui la coalizione degli Stati è minacciata da un fenomeno impensabile in cui la setta fondamentalista "avrahamitica" diventa il collettore e il punto di unificazione di tutti i fondamentalismi - si potrebbe dire il "Fondamentalismo", distillato e quintessenza di tutti i fondamentalismi, che si sono globalizzati - ed è la scaturigine di una serie di azioni estreme che finiscono con il devastare la Terra e che forse porranno fine all'esistenza dell'Umanità stessa.
I racconti (che sono anche i capitoli di questa piccola, fulminante, saga) ci mostrano il progredire delle sorti della nuova setta, dal suo formarsi alla sua espansione, sino a quelli che sembrano essere gli atti finali, dopo i quali si chiuderà definitamente il sipario.
Nell'aftermath della lettura di "Cielo e Ferro", mi è venuto da accostarlo al recente bestseller "Io Pellegrino" (Io Pellegrino, romanzo d'esordio di Terry Hayes, tra thriller ed intrigo spionistico internazionale) in cui un fanatico fondamentalista di ultima generazione pianifica un attaco devastante al cuore degli Stati Uniti. Un accostamento dovuto non tante alle similiitudini, ma alle divergenze. Nel romanzo di Hayes, infatti, vi è nella conclusione un lieto fine "all'americana": attacco sventato in extremis grazie al "Pellegrino" - inviato speciale della famosa "Divisione" - e la continuazione scenza scosse del dominio USA nel governo del mondo. Qui, invece, il peggiore degli incubi delle potenze dell'Occidente si sta avverando e diventa tangibile sino ai suoi ultimi, devastanti, effetti e, alla fine, non ci sono né vincitori né vinti, ma é il mondo intero ad essere sconfitto. Per alcuni versi, siamo in pieno clima di "Apocalisse prossima ventura": ed è sempre preferibilevedere gli scenari cupi e le loro evoluzioni più pessimistiche chenon il falso ottimistismo delle storie basate sulla previsione dei consolatori "Arrivano i Nostri" nel finale a rimettere a posto le cose per quanto ingarbugliate esse siano.
I racconti scritti da Italo Bonera e da Paolo Frusca assieme sono "Cielo e Ferro", "L'unificatore", "Non mi chiamo Quinto".
Paolo Bonera è l'autore di "Duro Lavoro", "Una bella domanda", "Cratere Mogadiscio", "I Morsi del Serpente", "Meno di tre".
Paolo Frusca ha scritto da solo "L'Udienza".
Ma l'insieme è perfettamente amalgamato e si legge con fluidità e con piacere.
Se lo si guarda come raccolta di racconti, si individua facilmente un filo rosso ed un'evoluzione narrativa e lo si potrebbe definire come una sequenza di racconti "monografici" o tematici che vogliono illustrare un'unica tesi nelle sue diverse sfaccettature.
Se lo si legge come un romanzo, i singoli capitoli mostrano una particolare fase della storia e gli eventi accaduti nell'intervalli vengono mostrati al lettore attraverso ciò che è noto ai protagonisti di ciascuno di essi.
Come pura curiosità, cito il fatto che viene menzionata la famigerata "Divisione Terza" che compare nel precedente romanzo di Italo Bonera anche se con il nome di "Brigata Terza", come anche il comandante "Markus" che compare pure nel romanzo " Io non sono come voi" (Gargoyle, 2013).
(Dalla quarta di copertina) Nove racconti per un affresco buio e opprimente, nove pennellate per dipingere la storia di uno spaventoso movimento di massa, collettore di tutti i fondamentalismi del mondo, non importa di quale natura. Non solo fantascienza, né noir o thriller nelle storie che si svolgono sul drammatico sfondo del conflitto tra Coordinamento delle Libere Città e Provincia profonda della nazione di Avraham, entità speculari e antitetiche nelle quali Bene e Male non si distinguono come non si distingue, quasi mai, il confine invisibile tra un eroe e canaglia. Assistete a uno dei più crudeli conflitti che l'Umanità abbia mai affrontato, e scoprite quale terribile prezzo essa ha pagato.