I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) rappresentano uno standard minimo nel Walfare, al di sotto dei quali non si dovrebbe mai andare: eppure in molte regioni italiane aaalo stato attuale, per inapiendenze e per tagli alla spesa pubblica si è largamente al disotto di tali standard.
Salvatore Crispi, Responsabile del Coordinamento H per i diritti delle persone con disabilità nella Regione SicilianaIn illustra nel seguente articolo di approfondimento lo stato dell'arte dei LEA e esamina le possibili soluzioni.
In varie parti d’Italia si stanno svolgendo delle iniziative per favorire la raccolta delle firme per la “Petizione Popolare Nazionale”, lanciata da numerose Organizzazioni, per sollecitare il Parlamento ad assumere i provvedimenti necessari per mettere a disposizione delle Regioni, delle Aziende Sanitarie locali e dei Comuni, le risorse economiche indispensabili per l’attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sia in ambito sanitario, sia in ambito sociale.
Questa Petizione Popolare Nazionale, che ha come prima ispiratrice e coordinatrice della Segreteria la Fondazione di Promozione Sociale di Torino, rappresenta, perciò, un ulteriore strumento di pressione sul Parlamento Nazionale e su altre Istituzioni , affinché i diritti delle persone fragili, costituzionalmente garantiti, siano rispettati.
La completa copertura finanziaria delle prestazioni domiciliari - semiresidenziali e residenziali - riguardanti le persone con handicap invalidanti, quali gli anziani, i malati cronici non autosufficienti, i soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile e i pazienti psichiatrici, è essenziale per offrire alle persone non autosufficienti e con difficoltà il sostegno che è costituzionalmente loro garantito.
Anche in presenza della grave crisi finanziaria di questi giorni i servizi alle persone disabili e fragili devono essere assicurati, come - del resto - recitano le sentenze, le promulgazioni ed i pareri emersi da Organi dello Stato. Basti pensare soltanto - per fare un esempio - alla sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 2009 in materia scolastica per l’assegnazione dei docenti specializzati, che non possono essere ridotti negli organici delle scuole, anche in presenza di crisi finanziarie e di liquidità o alle numerose sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR), sempre sulla stessa materia.
E si pensi anche al disegno legge-delega della riforma fiscale e assistenziale presentato nell’estate scorsa dal Governo e dal Parlamento per il quale la Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha chiesto un parere preventivo alla Corte dei Conti. Questo altro Organismo della Magistratura contabile dello Stato tra le altre cose ha affermato che, nella spesa sociale, ci sarebbe ben poco risparmiare, poiché le persone beneficiarie di sostegni economici e/o di servizio non possono essere eliminate e quindi ci sarebbero poi esborsi non controllati da altri rivoli.
In ogni caso - afferma sempre la Corte dei Conti - i risparmi non sarebbero consistenti e, comunque, l’erogazione monetaria deve essere sempre compensata e sostituita da un’offerta di servizi adeguata ed uniformemente distribuita sul territorio; di conseguenza, i risparmi ipoteticamente conseguiti dall’erogazione monetaria devono essere in larga parte controbilanciati per assicurare servizi adeguati sul territorio, anche per essere pronti a rispondere al fenomeno crescente delle persone non autosufficienti.
Di fatto, la Corte dei Conti ha bocciato il disegno di legge delega della riforma fiscale ed assistenziale perché denuncia la pericolosità d'un approccio al sociale puramente contabile senza tenere in alcun conto le esigenze delle persone.
Uno dei referenti in Sicilia per la raccolte delle firme per questa petizione popolare è il Coordinamento H fra le Associazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilità nella Regione Siciliana - Onlus che si sta adoperando con estrema convinzione con le Associazioni e anche con le persone ad esso non aderenti, poiché è fondamentale che con l’attivazione delle disposizioni normative che garantiscono i diritti delle persone fragili siano ben individuati i livelli essenziali di assistenza e ci sia, quindi, per essi un’adeguata e continua copertura finanziaria.
È un obbligo civico, quindi, per le persone con disabilità, le loro Associazioni e tutti i cittadini che si sentono e sono protagonisti della società italiana, capaci anche di indirizzare le scelte delle Istituzioni, non solo politiche, firmare questa Petizione Popolare Nazionale, indirizzata al Parlamento Nazionale affinché ci siano linee guida e strumenti occorrenti alle Regioni ed alle Istituzioni Locali per l’attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza. sia in ambito sanitario sia in ambito sociale.
Salvatore Crispi
Responsabile del Coordinamento H per i diritti delle persone con disabilità nella Regione Siciliana - Onlus
Foto di Maurizio Crispi