Una buccia di banana
di un bel giallo vivido
se ne sta
abbandonata sulla sabbia
E' stata buttata lì
con gesto incurante
da un Marsia divoratore di banane
Dopo un giorno è ancora là,
alquanto triste e desolata
Nessuno l'ha rimossa
S'è un po' annerita
e ha cominciato a prosciugarsi
sotto i raggi della canicola
Dopo tre giorni,
non si è mossa di un sol centimetro,
ancora più nera e grinza,
è molto corrucciata
Immobile ancora lì,
di un'immobilità funerea
dopo cinque lunghi giorni,
sempre più scura e rattrappita
Il dardeggiare del sole
la sta trasformando
in una tavoletta
raggrinzita e dura
come cuoio conciato
Ogni giorno le passo accanto
e ne osservo la metamorfosi
Signori,
abbiate pietà di queste
povere spoglie mortali
Raccoglietele e seppellitele
Non dimenticate, però,
di lasciare nel luogo dell'inumazione
a mo' di lapide
una bianca pietra calcarea delle Terre magre,
in modo che l'amico Riccio,
passando per quel luogo,
la possa ricordare
e che la Chiocciolina
lemme lemme
possa strisciare
sulla liscia superficie del sasso
e lì fermarsi a ricordare
Una possibile conclusione che lascia spazio alla speranza (che mi è stata suggerita da qualcuno (a me caro) che ha letto questo storiella in anteprima: "Potrebbe accadere che il Riccio e la Chiocciolina raccolgano la splendida buccia di banana essiccata e facciano una stuoia sulla quale sdraiarsi per contemplare le stelle.