Questo frammento di sogno è della notte tra il 7 e l’8 novembre 2023.
L’algoritmo di Facebook me lo ripropone come “ricordo”.
Ho fatto i debiti controlli e mi sono reso conto di aver trascurato di averlo riportato qui nel blog.
Dunque, eccolo!
Mi ritrovo in un posto lontano
a seguire con tanto di macchina fotografica
una gara internazionale sulla distanza di 100 km su strada
Faccio parte del team italiano
come reporter e fotografo
Mi aggiro, mi muovo, cammino qua e lá
alla ricerca delle migliori inquadrature
cercando di abbinare
attenzione al paesaggio
e alle bellezze architettoniche
con le necessità della ripresa sportiva
Così facendo,
perdo di vista il contesto sportivo
e mi ritrovo in un punto distante
ed anche caratteristico della città
Si tratta di un luogo più unico
che raro,
un’installazione di panchine
che racconta la storia della panchina
attraverso i secoli
e quindi con panchine di varia foggia
ed anche costruite con i materiali più diversi
Ci sono anche panchine a due o tre elevazioni,
panchine a castello,
si potrebbe dire,
con le panchine dei piani alti
raggiungibili mediante graziose scalette
Le panchine non sono da esposizione
ma sono tutte fruibili
Infatti c’è gente seduta
chi a leggere
chi a conversare
chi a rilassarsi e a contemplare
chi a sonnecchiare
Ci sono molte scolaresche in visita,
compitamente chiassose
e per terra un tappeto di giocattoli
vivacemente colorati
Io sono avvolto da un senso di maraviglia
Faccio scatti su scatti
cercando le inquadrature migliori
Poi, scelgo anch’io una seduta libera
e mi accomodo
per poter godere anche da seduto
di cotanta bellezza
Il dovere presto mi richiama
Mi rimetto in strada
per ritornare al percorso di gara
Ci sono mille ostacoli che si frappongono
e non riesco mai a raggiungere
la mia meta
Mi imbatto tuttavia
in altre cose
strane e meravigliose
di cui al risveglio
non ho più ricordato i dettagli
scrivi un commento …