Mexican gothic (titolo originale: Mexican Gothic, nella traduzione di Giovanna Scocchera) della scrittrice canadese (ma di origini messicane) Silvia Moreno-Garcia, pubblicato da Mondadori (Oscar Fabula) nel 2022, è un romanzo ad ambientazione messicana, ma in realtà molto british perché riguarda una famiglia inglese che si è trasferita in un luogo sperduto del Messico, ricreando qui la sua antica magione gravata da una maledizione (che, ovviamente, è stata importata dai luoghi di origine).
La narrazione propone una serie di topoi propri del Gotico come genere letterario: ad esempio, vi é il tema della casa maledetta che rimanda con forza alle immagini de “La caduta di casa Usher” di E. A. Poe, ma anche quello del patto con il diavolo - o meglio con un’orrida entità sovrannaturale - che finisce con il dominare le menti di coloro che “infesta” (e qui si ravvisa un forte rimando ai temi cari ad H. P. Lovecraft); o ancora quello della casa maledetta che domina e controlla la mente di coloro che la abitano, procurando loro sogni ed incubi, e inoltre tenendo vincolati i suoi abitanti come con fili invisibili ed indissolubili. E High Place, la dimora di proprietà della famiglia altolocata di origini inglesi che fa da scenario alla narrazione, assieme al cimitero adiacente, cupo e perennemente infestato da una nebbia vischiosa, non è da meno rispetto a questo canovaccio di base: gli ingredienti richiesti li possiede tutti e in modo lussureggiante.
L’eroina Noemì (con l'accento sulla "i", si badi bene) con molta fatica e al prezzo di essere “assorbita” anche lei, riuscirà alla fine a fare la differenza e a spezzare l’incantesimo, portando in salvo se stessa, assieme alla cugina dalla quale era stata chiamata in soccorso in una lettera accorata.
Il libro si legge con molto interesse e con il desiderio di andare avanti, per capire come si dipanerà la matassa.
E, in effetti, si rimane catturati da una costante progressione del ritmo narrativo.
Indubbiamente, siamo di fronte ad un bell’omaggio - originale per via del re-mix delle diverse tematiche - alla letteratura gotica e horror, pur con delle venature pulp, tendenza volutamente marcata nell'editare il volume con una sovraccoperta double face, il cui retro - solitamente bianco - si presenta con una grafica e con cromatismi vivaci e sgargianti che rievocano appunto le copertine delle vecchie pubblicazioni di Weird Tales dalle quali si originò il termine "pulp", per via della cartaccia da quattro soldi utilizzata per la stampa di quei fascicoli).
Rispetto alle tematiche horror che sono familiari a chi abbia dimestichezza con il genere, tuttavia, il finale risulta debole, poiché lascia ben pochi dubbi al lettore e il seme, proprio delle narrazioni horror, non germoglia: quel seme che lascia crescere nell'animo di chi ha letto la storia sino alla fine un sentimento di forte turbamento al cospetto di un potere malefico di cui si ha certezza che sarà destinato inevitabilmente a risorgere.
L'autrice, pur di origini latine, è naturalizzata canadese e ha dunque pubblicato tutti i suoi libri in Inglese.
(Soglie del testo) Una magione isolata e maledetta. Un gentiluomo carismatico ma inquietante. E una donna coraggiosa, decisa a svelare i loro segreti.
«Questa casa è marcia fino al midollo, puzza di putrefazione, trabocca di ogni possibile perfidia e crudeltà. Ho provato a restare sana di mente, a tenere alla larga questa malvagità, ma non ci riesco e sto cominciando a perdere la cognizione del tempo e dei pensieri. Ti prego. Ti prego.»
Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico.
Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall'aria sinistra ma intrigante; né dal padre, l'anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure. Il suo unico alleato in questo luogo inospitale è il più giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere. Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noemí viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire.
L’autrice. Silvia Moreno-Garcia (1981), messicana d’origine e canadese d’adozione, è autrice di molti romanzi acclamati dalla critica, tra cui Gods of Jade and Shadow e Mexican Gothic (Locus Award). Ha inoltre curato diverse antologie, tra cui She Walks in Shadows/Cthulhu’s daughter (World Fantasy Award). È direttrice editoriale della Innsmouth Free Press e editorialista del “Washington Post”. Si è laureata in studi scientifici e tecnologici all’Università della British Columbia con una tesi dal titolo Magna Mater: Women and Eugenic Thought in the Work of H.P. Lovecraft. Vive a Vancouver.
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