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22 dicembre 2022 4 22 /12 /dicembre /2022 07:09

Ecco una mia informale recensione (pubblicata solo sul mio profilo facebook nel 2011) ad un piccolo saggio "emozionale" che si può considerare un vero e proprio "metalibro" sui libri e sulla lettura, pubblicato nel 2011. E' un godibile testo, quanto mai attuale, mentre - in questi ultimi anni - è in crescente espansione la lettura su supporti digitali, per ricordarci che il rapporto con i libri di carta è impareggiabile ed inestimabile.
Per questo motivo lo rilancio qui.

Toccare i libri, Ponte alle Grazie

Toccare i libri. Una passeggiata romantica e sensuale tra le pagine, scritto da Jesùs Marchamalo, (traduzione di C. Marseguerra) e meritevolmente pubblicato in traduzione da Ponte alle Grazie nel 2011) é veramente un saggio per tutti quelli che amano i libri e che comprano libri, non soltanto per leggerli, ma "in quanto" libri.
Si tratta di un piccolo libro cult che venne pubblicato per la prima volta presso una piccola casa editrice spagnola, mettendo assieme i testi di due o tre conferenze sull'avere libri tenute dall'autore e diverse volte ristampato, dietro grande richiesta da parte di un pubblico di lettori sempre più folto.
E' un volumetto davvero smilzo che si legge velocemente (io l'ho letto in un pomeriggio di pioggia), che raccoglie pensieri sparsi dell'autore ed aneddoti attribuiti a grandi lettori (talvolta anche scrittori) in merito alle loro abitudini, stranezze, idiosincrasie attorno ai libri e tanti altri pensieri folgoranti e sintetici.
Come è mia abitudine, appena ho letto le prime righe, ho cominciato ad annotarlo e a segnare i passaggi che mi sembravano più significativi e memorabili. 
Ma poi ho dovuto smettere, perché - mi sono reso conto - avrei finito per segnarlo tutto dall'inizio alla fine...
Chi legge e chi possiede tanti libri, accumulati sia per la voglia sfrenata di leggere sia anche - nello stesso tempo - per puro piacere bibliofilico, potrà riconoscersi agevolmente - e con molte emozioni - in molti dei passaggi di questo saggio, avendo la sensazione di immergercisi dentro come se si stesse parlando di se stesso e delle proprie abitudini e non di altri.
Il bello è che in queste pagine l'Autore riesce ad illustrare in pieno la complessa sensorialità che si attiva nel rapporto con i libri in cui noi siamo non solo lettori, ma anche in qualche modo gestori, catalogatori, manipolatori dei nostri libri, continuamente alle prese con problemi di manutenzione, allocazione, sistemazione etc.


(Risguardo di copertina ) Se vi piace toccare i libri, e lo state facendo anche ora, sapete di cosa parliamo. Libri. Da leggere, da sfogliare, da desiderare e da possedere, da perdere, prestare e regalare. Libri da contare, da sistemare, da classificare. Amici per una vita o incontri di un solo giorno, ricordati per sempre o subito dimenticati; libri illeggibili, letti e riletti…
Nella passeggiata lungo queste pagine incontriamo tanti lettori illustri, curiosiamo nelle loro biblioteche e veniamo a sapere delle loro buone e cattive abitudini di lettura, talvolta così simili alle nostre. Quanti libri è possibile leggere in una vita? In che modo disporli? Come fare quando sono troppi? Ci piacciono di più tenuti come nuovi o un po’ maltrattati? Bisogna davvero leggerli tutti, o certi sono fatti apposta per non esserlo? Jesús Marchamalo racconta gli intrecci e i personaggi della grande storia d’amore fra libri e lettori con la divertita partecipazione di un innamorato che la sa lunga, e argutamente ci ricorda che come tutte le passioni, anche questa dev’essere assaporata con un po’ di sana ironia.
(Quarta di copertina) In tempi come i nostri di vertigine digitale, in cui la tecnologia mette a repentaglio il futuro del libro quale noi lo conosciamo, Toccare i libri propone una difesa appassionata, complice e ironica, a volte umoristica, del libro e della lettura: parla del suono della carta, delle orecchie sugli angoli, degli appunti sui margini, delle dediche... Una rivendicazione con un pizzico di nostalgia anticipata – e ci auguriamo gratuita – di quello che significa vivere con i libri: gli scaffali strapieni, le pile negli angoli, i libri prestati, il disordine funesto, incorreggibile.

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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