Harry Bosch, l'investigatore del LAPD creato da Michael Connelly, è da sempre ossessionato dai casi freddi (cioè dai casi irrisolti, quelli che reclamano giustizia). E questo gli appassionati lettori delle sue avventure lo sanno bene.
Bosch è in pensione da molti anni, come sappiamo dalle precedenti indagini,. E' stato per qualche tempo a riposo dopo un ultimo caso risolto assieme a Renée Ballard, in cui lui aveva agito da outsider, in un certo senso.
In questo ultimo romanzo - La stella del deserto (Desert Star, nella traduzione di A. Colitto), Piemme, 2022 - proprio da Ballard viene chiamato a far parte, da volontario (ma assolutamente competente per via del suo bagaglio di esperienze pregresse, di tutta una vita) di una neo-costituita Unità per la risoluzione dei casi freddi del LAPD.
Niente di meglio per Harry Bosch.
La sensazione è che in queste circostanze Harry, mentre segue con rinnovato vigore le sue piste, si prepari al suo canto del cigno e al definitivo commiato dalle persone che ha care nel suo universo letterario, ma anche dai suoi lettori.
D'altra parte, tutti i suoi appassionati che lo hanno visto invecchiare nel corso del tempo sanno che Bosch non è eterno e che prima o poi dovrà uscire di scena. Ancora non sappiamo dove e quando, ma - almeno io - nelle ultime pagine di questo romanzo ho sentito il sapore di una fine imminente.
Comunque, proprio grazie all'apporto di Bosch (talvolta - come spesso gli capita - anticonvenzionale) la neo-nata unità per i casi irrisolti farà letteralmente faville.
Chi sa se rivedremo Bosch in un prossimo romanzo o se la sua eredità non sarà raccolta per intero da Renée Ballard e dalla figlia di Bosch, Maddie, che ha deciso di seguire le orme del padre?
In ogni caso, anche se Bosch dovesse lasciarci (e prima o poi ciò dovrà accadere, inevitabilmente), Ballard e Maddie - in quanto personaggi emergenti - saranno espressione di quanto egli abbia seminato bene, trasmettendo loro la sua esperienza, ma anche i semi della sua ossessione per il trionfo della giustizia e nel non lasciare dimenticate le vittime degli omicidi irrisolti.
(Risguardo di copertina) Un'intera famiglia sterminata. Un assassino a piede libero. Un vecchio caso che ossessiona Harry Bosch. E che potrà risolvere solo grazie a una persona: Renée Ballard. Non si può dire che il rapporto di Renée Ballard con il Los Angeles Police Department, meglio noto come LAPD, sia sempre stato rose e fiori. Tutt'altro. Troppa misoginia a rovinare le sue possibilità di carriera, troppe lungaggini burocratiche a rallentare i casi: e infatti, impaziente e determinata com'è, da un anno ormai Renée ha lasciato la polizia. Ma certi amori non finiscono: e quindi ecco che, di fronte alla possibilità di diventare capo di una nuova unità all'interno del LAPD, Ballard non può che riprendere in mano badge e pistola, chiamata a ricostruire dalle fondamenta la vecchia squadra che si occupava di casi freddi, ribattezzata Unità Crimini Irrisolti e rimessa a nuovo. E quando si tratta di crimini irrisolti, con chi lavorare se non con il migliore? Harry Bosch , ormai detective freelance, è già alle prese con uno di questi omicidi: quello di un'intera famiglia, perpetrato da uno psicopatico che da anni ha fatto perdere le sue tracce.
Hanno detto
«Ballard & Bosch - due poliziotti, due outsider con un passato difficile - formano una coppia perfetta.» - Publishers Weekly
L'autore. Michael Connelly, nato nel 1956, a Filadelfia (Pennsylvania), è uno scrittore statunitense di thriller. Laureatosi in ingegneria nel 1980 comincia a lavorare presso la redazione di alcuni giornali. Nel 1986 produce un reportage insieme ad altri due giornalisti, intervistando i sopravvissuti di un disastro aereo. Il loro lavoro viene candidato per il Premio Pulitzer. In seguito a questa esperienza Connelly trova impiego come giornalista criminologo al «Los Angeles Times». Aveva deciso di diventare scrittore di thriller già ai tempi dell'università dopo avere scoperto i romanzi di Raymond Chandler e ha sfruttato gli anni passati da giornalista per studiare da vicino il lavoro della polizia e lo svilupparsi delle indagini che seguivano i delitti di cui si occupava. Vincitore del Premio Bancarella nel 2000 con Il ragno, la maggior parte dei suoi libri riguarda le indagini di un detective del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, Hieronymus "Harry" Bosch: il suo nome è lo stesso del famoso pittore olandese, di cui la madre del detective era affascinata. Connelly è particolarmente attento a far emergere l'evoluzione psicologica del suo protagonista, al di là degli stereotipi narrativi del genere "hard boiled". Molti dei libri di Connelly sono ambientati a Los Angeles.
Dal libro Debito di sangue è stato tratto l'omonimo film diretto da Clint Eastwood. Con molta ironia lo scrittore, in un romanzo successivo Il buio oltre la notte, ha fatto commentare causticamente il film ai suoi stessi personaggi, in un piacevole intreccio tra realtà e finzione.
Del 2011 è L'uomo di paglia, mentre la saga relativa a Harry Bosch è giunta al diciannovesimo capitolo con Il lato oscuro dell'addio del 2018.
I suoi libri sono stati tradotti in 31 lingue diverse; in Italia sono stati pubblicati inizialmente da Hobby & Work, e ora sono editi da Piemme.
L'autore è stato insignito nel 2010 del prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir. Tra i suoi libri più recenti: Il dio della colpa (2015), La strategia di Bosch (2016), Il passaggio (2017), Il lato oscuro dell'addio (2018), L'ultimo giro della notte (2018), Doppia Verità (Piemme 2019), La notte più lunga (Piemme 2019), La fiamma nel buio (Piemme 2020), La morte è il mio mestiere (Piemme 2020), La legge dell'innocenza (Piemme 2021) e Le ore più buie (Piemme 2022).
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