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21 novembre 2022 1 21 /11 /novembre /2022 09:57
Stephen Leather, Debito di morte, Piemme


Debito di morte, scritto da Stephen Leather (The Bombmaker, nella traduzione di A. Collitto), pubblicato da Piemme è una lettura decisamente coinvolgente con una trama che non dà respiro.
E' il secondo romanzo di Stephen Leather che mi ritrovo a leggere. Il primo è stato "Il sotterraneo", l'opera che ha decretato il suo successo improvviso e travolgente, soprattutto nel mercato degli e-book e di Amazon Kindle.
Ci sono arrivato dopo aver visto un film "The Chinaman", tratto dal suo secondo, omonimo romanzo.
Alcuni dicono che Leather sia bravissimo nel raccontare trame di terrorismo al cardiopalmo, caratterizzate da un abilissimo montaggio, pari soltanto a Frederick Forsyth e a Robert Harris. E, in effetti, così mi è parso leggendo questo "Debito di morte", il cui titolo è in lingua originale - ben più calzante - "The Bombmaker".
La trama è semplice e complessa al tempo stesso. Andrea Hayes, felicemente sposata e mamma di una bambina Katie, si ritrova in una situazione disperata.
La figlioletta viene rapita, ma i rapitori - anziché chiedere un riscatto in denaro - le chiedono di collaborare con loro nella costruzione di un potente ordigno esplosivo nel cuore della City londinese.
Ma perchè accade ciò? Questo l'autore ce lo rivela sin dalle prime pagine, dopo qualche ora dal rapimento: Andrea ha alle sue spalle un passato tragico e scomodo che ha cercato di dimenticare, assumendo un nuovo nome e creandosi una famiglia; ed era stata nella sua precedente vita un'abile fabbricante di bombe.
Si attiva una corsa contro il tempo. 
In maniera del tutto fortuita, all'interno di un meccanismo che avrebbe dovuto essere perfetto ed inviolabile (quello del rapimento di Katie e del terribile dilemma cui viene sottoposta Andie), delle forze contrarie a quello che sembra un percorso segnato ed ineluttabile. 
Il romanzo è suddiviso in lunghi capitoli, ciascuno dei quali corrisponde ad un giorno per un totale di sette giorni. e, nell'arco temporale di ciascuna giornata, il lettore viene condotto in continui cambi di scenario, all'interno di un montaggio quasi cinematografico.
Scritto molto bene, la traduzione di Alfredo Colitto è - come sempre - accurata.
L'unico neo sono le numerose sigle e acronimi che per noi italiani sono, di primo acchito, difficilmente comprensibili, a meno di non fare ogni volta un'apposita ricerca su Google. Non avrebbero guastato delle piccole note redazionali in calce alla pagina.
Un'altra notazione può riguardare la tipologia di trama e lo stile narrativo: Questo romanzo lo si può collocare tra quelle prove narrative che sono estremamente contigue alla cinematografia odierna, soprattutto nel territorio vasto e variegato del genere definibile come action thriller. 
Quindi si tratta, a tutti gli effetti, di sceneggiature che, anziché prendere la via della rappresentazione per immagini, rimangono confinate nel territorio della pagina scritta.
Opere come questa si possono considerare "vera" letteratura? Non saprei. Ma sento di poter dire con certezza, anche per mia esperienza diretta, che queste letture sono un'efficacissima forma di intrattenimento. E noi sappiamo che la letteratura, nelle sue molteplici espressioni, deve anche saper essere "intrattenimento".


#actionnovel #thriller #narrativastraniera

 

(Risguardo di copertina) Dieci anni fa, Andrea Hayes era la migliore nel suo campo. Era giovane, era bella, era spietata. Costruiva bombe per conto dell'IRA: ordigni micidiali che seminavano morte e distruzione. Poi tutto è cambiato, i rimorsi e la paura hanno avuto il sopravvento. Andrea si è trasferita da Dublino a Londra, si è sposata, ha una figlia, è felice... Ma proprio quando tutto sembra dimenticato, il passato torna a bussare alla sua porta. Katie, la figlia adorata, viene rapita; e per riaverla Andrea dovrà sottostare al ricatto crudele di uomini che dimostrano di sapere davvero troppe cose di lei.

 

Stephen Leather

L’autore. Stephen Leather è uno scrittore britannico di romanzi thriller, le cui opere sono pubblicate dalla Hodder & Stoughton. Ha lavorato per programmi televisivi come London's Burning, The Knock, e la serie Murder in Mind della BBC.
Leather è uno degli autori più venduti su Amazon Kindle, ed è stato il secondo autore britannico più venduto a livello mondiale su Kindle nel 2011.
Quell'anno ha venduto 500.000 eBook, ed è stato nominato come una delle 100 persone più influenti nel mondo editoriale britannico dalla rivista The Bookseller.
I romanzi di Leather spesso trattano temi di criminalità, prigionia, il servizio militare e il terrorismo. In genere sono ambientati a Londra e nell'Estremo Oriente. All'inizio della sua carriera come scrittore, Leather scriveva thriller indipendenti, ma in seguito ha iniziato a sviluppare i suoi personaggi e le trame attraverso la serie, con generi leggermente diversi. Il personaggio principale di una serie, Dan “Spider” Shepherd è apparso in dieci dei thriller di Leather. Un'altra serie, "Jack Nightingale", parla di un ex negoziatore che diventa un investigatore privato.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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