Ho sognato questa notte
(ma era quasi l’alba del nuovo giorno)
che ero in viaggio con mio fratello.
Arrivavamo in un posto
Occupavamo una stanza d’albergo
Io mi accingevo ad uscire
per fare delle cose
Lui era in carrozzina, come sempre
Mi diceva che mi avrebbe aspettato in camera
Io ero vestito in modo buffo,
come il jolly delle carte da gioco
E gli chiedevo dei consigli
sugli indumenti più idonei da indossare
Nella stanza c’erano anche altre persone
Più che una stanza pareva una camerata
o una trincea
Gli altri occupanti erano soltanto ombre
senza identità e senza volto
Intravedevo una donna sconosciuta,
sdraiata a pancia su di un letto,
a petto nudo, il resto del corpo
avilluppato nelle lenzuola,
il suo volto era estatico,
qualcuno nascosto sotto le lenzuola
si impegnava a farla godere
E guardando fuori dalla finestra
vedevo che nel cielo
c’erano inquietanti navi aliene
mimetizzate da nubi