Cammino e, intanto, una mosca fastidiosa mi ronza attorno alla testa. La creatura ha viaggiato con me per un paio di chilometri.
Mi è stata appresso per tutto il tempo, intrecciando voli attorno a me.
Che fastidio! Una autentica nuisance, come direbbero gli anglofoni si madre lingua.
Ogni tanto, assordato da un ronzio troppo vicino, mi sono ritrovato a calarmi una potente smanacciava sull’orecchio o sulla fronte, nell'inutile tentativo di sopprimerla.
Ahi! Ahi!
Gli occasionali passanti, vedendomi intento in una simile ginnastica, si saranno sbellicati dalle risate e, in più, si saranno ritrovati a pensare che io potessi essere un folle autolesionista che cammina percuotendosi con voluttà, oppure una nuova specie di flagellante per estrema fede religiosa.
La mosca è stata costante: solo quando sono arrivato al cancello di casa, é svanita di colpo.
Come se non ci fosse mai stata, tanto da lasciarmi nel dubbio che fossi stato sotto l'effetto di un'allucinazione zoomorfa
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