Ho scritto di recente un what's app a mio figlio:
Qualche volta vorrei averti più vicino
Ma, d’altronde, non si può chiedere
all’arciere di tenere la freccia
che ha scoccato vicino a sè
Per sua natura la freccia
deve volare lontano
Mi sono addormentato di colpo
Quando mi sono svegliato,
potevo sentire da un'altra stanza
una musica cupa e ripetitiva,
“some ominous music playing”
Mi alzavo e vagavo per la grande casa vuota,
sempre con quella colonna sonora
Guardavo uno dei tanti orologi
appesi ai muri
E segnavano tutti dieci minuti alle dieci
Fuori era tutto buio
Quindi, era ancora notte
Poi, dopo aver placato l’arsura
che sentivo in bocca
con un grande bicchiere d’acqua fredda,
me tornai a letto e mi riaddormentai,
sprofondando in un sonno inquieto
E di nuovo mi svegliavo
tutto sudato stavolta,
oppresso dalla stessa musica ominosa
di prima e la bocca asciutta, allappata,
con la lingua che sembrava diventata di carta abrasiva
Di nuovo mi alzavo
dal letto che era diventato
come quello di Procruste
e giravo per la maledetta casa vuota
Andavo in bagno
bevevo a canna questa volta
per trarre sollievo
Guardavo l’ora
e il cuore mi balzava in petto
Gli orologi segnavano tutti
dieci minuti alle nove
Wow, pensavo con un senso di meraviglia,
Il tempo ha preso a scorrere all'indietro!
Di nuovo, mi addormentavo
E mi svegliavo
E guardavo l’ora
Ed erano dieci minuti alle otto di sera
con l’ultimo chiarore del giorno
che trapelava attraverso i vetri delle finestre chiuse
Ed ero ancora più meravigliato
per via di questa marcia all’indietro del tempo
Il vettore del tempo si è invertito!
mi ritrovai a pensare
Forse la freccia che ho scoccato
tanti anni fa
ritornerà da me
Ma non so se è veramente questo che vorrei
Mi sono riaddormentato ancora una volta
curioso di sapere se, al prossimo risveglio,
le lancette degli orologi avrebbero ticchettato
ancora all’indietro
Toc-tic
Toc-tic
Toc-tic
Ma, se la freccia che ho scoccato dovesse tornare a me,
anch'io dopo un altro po’ di tempo all'indietro,
dovrei sparire,
per tornare dentro l'utero di mia madre,
per poi diventare cellula appena fecondata
e poi definitivamente dissolvermi
quando le due cellule originarie
che si erano unite per darmi vita
tornassero a separarsi
La freccia deve volare libera,
non ci si può aspettare che ritorni indietro
o augurarsi che rimanga ferma,
come nel paradosso di Zenone
In ciò che ho scritto ci sono degli evidenti riferimenti letterari, ovviamente. In primo luogo c'è il riferimento a quella parte del poea di Hikmet in cui si parla dei figli e poi ovviamente, assieme al rimando ai paradossi di Zenone l'Eleatico, cè una citazione di uno dei capovalori di P. H.Dick che è Counterclock World, in cui si immagina un futuro distopico in cui il tempo ha preso a scorrere all'indietro, permenando in modo radicale le vite di tutti gli uomini che procedono letteralmente all'indietro, incluse tutte le funzioni fisiologiche (per esempio, ilcibo non viene più mangiato, ma viene "restituito", per dirne una.
Ma una cosa posso dire. Una volta, che un orologio cominciasse a correre all'indietro, è una cosa che mi è veramente capitata. Nella stanza in cui usavo ricevere i pazienti, tenevo su di un tavolinetto mobile accanto alla mia poltrona un piccolo orologio da tavolo a batteria, con il consueto quadrante e le lancette. Mi faceva comodo perchè ogni tanto senza dover girare la testa potevo controllare l'ora. Una volta nel pieno di una seduta mi accorsi, con grande meraviglia, che le lancette avevano preso a camminare all'indietro. Dovetti controllare due o tre volte prima di dovere accettare che era inconfutabile: le lancetta dei secondi (quella il cui movimento era più evidente) andava all'indietro e così pure quella dei minuti.
Mi chiesi, con una certa inquietudine, se non si trattasse di un fenomeno paranormale. Naturalmente pensai anche che, all'origine dell'anomalia potessero esservi delle cause naturali spiegabili, ma erano fuori dalla mia conoscenza. Provai perfino a togliere la batteria stilo e a rimetterla: per ocnstatare che il movimento delle lancette continuava imperturbato all'indietro.
Comunque, lo strano fenomeno continuò a verificarsi per giorni e giorni. Poi, da un momento all'altro, cessò e l'orologio riprese a segnare l'ora in maniera normale. Capitò un a seconda volta che le lancette di quell'orologio riprendessero a camminare all'indietro.
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