Ci sono giorni
Ci sono giorni che vorresti non ci fossero
Giorni in cui desideri che venga presto il buio
per infilarsi a letto e dormire
dormire, sognare forse
Ma le notti sono opache e non portano consiglio
Ci sono giorni in cui vedi il mondo scorrere accanto a te
e ti senti estraneo a tutto
straniero in terra straniera
Le letture sono il rifugio
ma volte anche questo rifugio fa cilecca
Le porte per entrare in altri mondi
restano chiuse
E i libri rimangono inerti
non parlano più,
non raccontano,
non rassicurano,
non più sono portali d'accesso alla meraviglia
e scorciatoia al sogno
Ci sono giorni in cui puoi solo attendere
Ma l'attesa sembra troppo lunga,
uno stillicidio
in cui ogni secondo vale come un'eternità
Ci sono giorni in cui aspetti il momento
per metterti davanti alla tastiera del laptop
e lasciare che le dita inizino la loro magica danza
anche se all'inizio tutto pare legnoso ed incerto,
a volte meccanico
a volte imbalsamato,
privo di vita
Eppure so che, se ce la farò,
a dar vita a frasi e a parole,
sarò salvo
Ricordo che quando correvo e mi allenavo ogni giorno
spesso al mattino muovere i primi dieci passi
era una fatica abominevole,
sembrava di dover correre tirando alle mie spalle
il peso di un quintale
Eppure poi, la sensazione di fatica si scioglieva
e subentrava il piacere puro del movimento
Ci sono giorni in cui è la disciplina
che hai impresso alla tua vita a salvarti dal naufragio
La disciplina e i libri
E ancora una volta
lacrime, sudore, sangue
Alcuni dicono: no pain no gain