Grazie a mio figlio Francesco che mi ha diretto ho fatto un'esperienza attoriale. Chi l'avrebbe mai detto?
Nessun merito da parte mia ma solo di mio figlio, che mi ha diretto egregiamente, spiegandomi ogni volta in maniera coinvolgente ciò che dovevo fare e quali stati d'animo dovevo provare ad esprimere.
Devo ammettere che quando mio figlio mi fece leggere lo script dal titolo "Addio alle stelle" e mi disse che avrei dovuto essere il suo personaggio adulto rimasi un po' perplesso.
Non avevo mai fatto prima una simile esperienza. Anche leggendo la sceneggiatra, mi ero sentito un po' confuso nel vedere l'elencazione e la descrizione dei diversi momenti in cui si sarebbe dovuta articolare la narrazione.
Per Francesco era un must che si dovesse realizzare in campagna da noi (ad Altavilla)
Pur con delle forti remore, gli dissi di sì.
Ci lanciammo nell'impresa tra Natale e i primi dell'anno: devo dire che mi sono lasciato coinvolgere e che mi sono anche divertito, soprattutto quando si verificavano i classici svarioni (come gli errori nella sequenza gestuale, lo sguardo in camera, o l'andatura troppo svelta o troppo lenta), con quelle tipiche riprese da backstage che a volte si possono vedere mentre scorrono i titoli di coda dei film.
Per fortuna non era previsto il parlato.
Nel vedere il prodotto finale montato e con la colonna sonora (tra l'altro Francesco ha scelto di usare Sugaree, uno dei miei brani preferiti dei mitici Grateful Dead) mi sono anche commosso per ciò che il corto è riuscito a esprimere.
E non posso esimermi dal dire di aver provato anche una punta di autocompiacimento narcisistico: ma nel film, non sono più me stesso, perchè sono trasformato dall'occhio del regista
In Addio alle stelle c'è qualcosa di profondo, soprattutto nella proposta narrativa (che fa da filo conduttore) della commistione tra passato e futuro, mentre il presente non è altro che un attimo fuggente in cui alcuni oggetti carichi di magia possono fare da ponte tra età diverse della vita, con tutto il carico di nostalgia che il contatto con il proprio passato può comportare.
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