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28 gennaio 2019 1 28 /01 /gennaio /2019 06:57
Salta La Merda. Un nuovo gioco sociale, ovvero un passatempo ludico gratuito, offerto da padroni di cani maleducati

"Gioca anche tu a Salta la Merda": mentre leggevo il cartello, assieme avvisoe ingiunzione, disseminato in ogni angolo del piccolo giardinetto attraverso cui l'altro giorno mi sono ritrovato a passare - praticamente ogni albero ne aveva affisso uno, se non due - calpestavo voluttuosamente un ricciolo di merda canina o, forse, umana.
Ma nessuna sorpresa del resto...

 

Non calpestare! Salta!

Calpestare la merda è un fatto pressoché inevitabile: pensiamo ad esempio allo stuolo di senzatetto, oppure di runner presi alla sprovvista da un impellente bisogno, oppure dalle centinaia di uccelli commensali delle nostre città che mollano le loro deiezioni dall'alto dei cieli...
Oppure, potremmo pensare alle grosse "torte" (o "buse", come dicono su al Nord) lasciate dalle mucche al loro passaggio per i luoghi di pascolo, oppure alle più fini deiezioni delle colonie di conigli in cui ci imbattiamo durante le nostre passeggiate in natura.
La merda è così onnipresente da aver determinato - anche per via della ben nota equazione feci=denaro - alla ferma convinzione che calpestare una merda e imbrattare le proprie calzature di cacca di qualsivoglia origine sia sinonimo di una buona fortuna che verrà.
Le merde canine - a ben pensarci - rappresentano soltanto una piccola parte di un tutto ben più vasto. Ed anche quei beneducati padroni di cani che provvedono a rimuovere pazientemente le deiezioni dei propri beneamati (tra i quali io mi annovero) non possono certo fare ogni volta una pulizia perfetta, qualche traccia rimane sempre, a meno che (e questo sarebbe impensabile) non si uscisse di casa armati di secchio e spazzolone.
Bisogna guardare le cose con una certa dose di humour e di ironia, ricordandosi ad esempio, quando si è messo il piede su di una merda di chicchessia (animale o essere umano), della storia spassosa raccontata in una canzone da Elio e le Storie Tese, oppure immaginando di essere stati vittima di un Trattamento Ridarelli.
Il passatempo ludico gratuito, denominato "salta la merda" e proposto con tanta veemenza dall'anonimo estensore dell'avviso affisso pubblicamente nel giardinetto pubblico di Palermo, diventerebbe così un trattamento anti-fortuna: ma si può senz'altro essere empatici con il grave disagio da cui esso scaturisce.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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