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18 dicembre 2018 2 18 /12 /dicembre /2018 07:43
Il volo di Icaro by Matisse

Un tempo lontano sognavo di volare
Era un sogno ricorrente.
Ma si trattava di un volo strano, senza strumenti idonei a volare, cioè, in sostanza, senza ali

Non era come il volo temerario di Icaro, insomma, o - adesso - quello di coloro che si buttano dall'alto delle montagne equipaggiati di parapendio.
Cominciava sempre con una corsa balzata, come in assenza di gravità
Poi, man mano che andava avanti, mi accorgevo che potevo librarmi in aria, ritardando sempre di più il momento della caduta al suolo. Nei momenti di sospensione sperimentavo una sensazione di leggerezza (ovviamente), ma soprattutto di grande gioia.
Insomma, era come una corsa con un tempo di volo infinito, rallentata anche, come quella che si può vedere nei film di fantascienza, quando gli astronauti bardati delle loro tute si impegnano in attività extraveicolari nel vuoto dello spazio profondo.
Le sensazioni erano bellissime.
Godevo intimamente di sperimentare una totale assenza di peso, una grandissima leggerezza, quando dentro di me avvertivo una sconfinata fiducia sul fatto che tutto ciò che desiderassi fosse possibile e a portata di mano.
E c'era anche, nei momenti di questo volo sospeso e prolungato, una sensazione di invincibile forza e di invulnerabilità.
Ma questi sogni di voli adesso non ritornano più a visitarmi e ne sento la mancanza.
Vorrei potermi staccare dalla mia ombra e poterla guardare rimanere incollata a terra, mentre io lievito leggero.
Vorrei poter volare di nuovo, come quando in quel passato lontano credevo che tutto fosse possibile e a portata di mano.

Foto di Maurizio Crispi

Foto di Maurizio Crispi

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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