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30 novembre 2018 5 30 /11 /novembre /2018 06:59

E' successo oggi.
Di prima mattina, mi seggo sul water per una cacata improrogabile.

Espleto la session rapidamente, in considerazione dell'urgenza dell'appello, tanto che non c'è nemmeno stato il tempo per una breve lettura.
Quando mi alzo, e già ho messo in azione il muscolo detto dagli antichi anatoministi "tersor ani" (vale a dire, più prosaicamente, il tricipite bracchiale), particolarmente implicato - anzi quasi essenziale - nel movimento della nettatura con carta morbida o altri materiali (nel caso di cacate outdoors), il mio I-Phone che era alloggiato nella tasca del cardigan scivola fuori e cade nel water, centrando prima la merda ancora giacente sul piano inclinato e poi cadendo di peseso, senza alcun elegante volteggio nell'acqua... E fortunatamente, ancora non avevo avuto il tempo di azionare lo sciacquone...
Pluff!!!!!!!
Rimango ovviamente esterefatto.
Paralizzato.
Ma l'azione è urgente.
Non si può indugiare.
Ogni attimo è prezioso.
Tuffo a mia volta la mano nell'acqua al fondo del water e tiro su l'I-Phone sgocciolante e tutto imbrattato di m***a. E cominciamo dal fatto che non so come maneggiarlo per non imbrattarmi io mi stesso (e per fortuna si tratta della mia di m***a!).
Il Display è illuminato, stranamente: e cosa mostra?
Mi chiede di cosa ho bisogno... Sapete quella funzione per cui si può dettare un messaggio vocale su alcune questioni specifiche: alcuni sostengono che con questa funzione si può accedere ai dati di un telefono, il cui display sia protetto da una password: sembra quasi ironico che sia il telefono, in questo frangente, a chiedermi di casa ho bisogno...
In questi casi non si sa cosa fare prima: molto opportunamente la carta igienica è finita e non c'è altra a portata di mano.
Cerca di pulire alla meno peggio...
Disastro!
Vado nell'altra stanza a procurarmi dello scottex...
Pulisco, netto, ma non è mai abbastanza...
Mi sembra che il telefono, per quanto faccia, continui a puzzare di m***a.
Sono pieno di trepidazione: funzionerà, non funzionerà?
Mah!
Noto tuttavia che alcuni dei punti di contatti tra esterno e interno, per i vari plug sono stati occlusi dalla m***a.
Dunque nella disgrazia, una fortuna: questo casuale evento, probabilmento ha impedito l'accesso dell'acqua all'interno.
Armato di uno spazzolino cerco di eliminare il materiale che occlude i vari buchi...
Un lavoro davvero certosino e devo fare buon viso a cattivo gioco.
Wow! Sembra che il telefono funzioni...
Mi sono ricordato di una scena di Jurassic Park, in cui alcuni dei protagonisti, in gravi difficoltà perchè le cose nel Parco stanno già andando a rotoli, sentono squillare un telefono: uno di loro (che nel difficile frangente è il leader naturale) corre nella direzione del suono, sperando che sia uno degli altri compagni d'avventura, pure disperso. E invece trova un gigantesco mucchio di cacca dinosauresca. Il suono del telefono viene proprio da lì (segno che il suo possessore è stato mangiato dal T-Rex redivivo). Siccome potrebbe essere una telefonata importante, da cui dipende la loro sopravvivenza, il nostro amico non ha esitazioni: affonda la sua mano nella cacata gigante, ancora fumante, e ci fruga dentro eroicamente (con la forza della disperazione) per afferrare il telefono e per rispondere. Riuscirà nel suo intento: non si tura nemmeno il naso, tanto è in ambasce.
Questo episodio mi ha fatto sorridere.
Uno, perchè ho pensato alla scena di una commedia all'italiana, stile Banfi, in cui un alto ufficiale dell'Esercito, prima di una parata, va in bago - ovviamente, alla turca - per una salutare cacata improgabile. E' in alta uniforme, con tanto di sciabola e fascia azzurra con giummo, piutto sto voluminoso in relazione al suo rango. Alla conclusione si alza dalla scomoda posizione e scopre che il giummo si è imbrattato di cacca. Cerca di pulirlo, ma si porca altre parti della sua sino a prima impeccabile divisa, in un crescendo che suscitaa nello spettatore una carnascialesca e scatologica ilarità.
Due, perchè mi ha fatto pensare, ovviamente, alla Legge di Murphy.
Tre, perchè come dicono molti comentatori accreditati contemporanei, i dispositivi mobili (I-phone, smartphone, tablet e quant'altro) stanno diventando sempre di più delle vere e propie protesi del corpo dei loro utilizzatori: quindi, se uno di questi dispositivi cade nella cacca e ci resta immerso, è il suo stesso prorpietario a sentirsi immerso nella cacca sino al collo.
Fortunamente, questa sensazione non l'ho sperimentata, indice del fatto che ancora sono abbastanza distaccato nell'utilizzo dei dispositivi mobili di comunicazione.

Far cadere il proprio telefono nella cacca, potrebbe essere così un buon test di verifica sullo stato dell'arte.

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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