Sono arrivato alla lettura di The Town. Il principe dei ladri, opera prima di Chuck Hogan (Piemme 2006-2010, nella traduzione di Luisa Corbetta) solo di recente. Il volume, comprato subito dopo aver visto il film di Ben Affleck nel 2010, è rimasto a giacere sugli scaffali di casa. Molto di recente mi è capitato di rivedere quel film in TV, malamente a causa delle continue pause pubblicitarie e in maniera incompleta. Forse proprio per questo motivo sono andato a ripescare il libro e ne ho intrapreso la lettura, trovandolo più complesso della storia cinematografica e forse anche più lento, ma la la lentezza dello story telling scritto è incompatibile con i tempi cinematografici che devono esssere più incalzanti e maggiormente incentrati sull'azione.
Il titolo originale è "Prince of Thieves", ma nell'edizione italiana, per motivi puramente commerciali è stato inserito il titolo del film, in prima battura.
La storia è ambientata a Charlestown, un sobborgo di Boston al di là del fiume, cresciuto attorno al momnumeto commemarativo sulla sommità di Bunker Hill, luogo di una celebre battaglia tra le truppe britanniche e gli insorti della nuova nazione (che in questa circostanza furono sconfitti rovinosamente). Gli abitanti di Charlestown hanno tuttora un forte senso di appartenenza e non si considerano Bostoniani, ma cittadini di "The Town": si tratta di persone che discendono da famiglie che qui abitato da generazione e che non vorrebbero mai andare via da questo luogo in cui sono le loro radici.
Ma le prospettive di lavoro a The Town sono esigue: le principali attività che sono in declino ed è per questo che Charlestown è celebre per il fatto di avere il primato come città in cui vi è il più elevato tasso annuale di rapine a banche, uffici postali e a portavalori.
Di ciò ci avverte l'Autore, mediante due citazioni da articoli giornalistici riportate in epigrafe.
Il romanzo per questo motivo non è semplicemente un poliziesco o action, ma possiede indubbiamente una valenza socialogica, proprio perchè fornisce al lettore uno spaccato di questa società, fortemente radicata, senza sbocchi lavorativi e, per questo motivo, disponibile ad intraprendere delle attività criminali. Ma è nello stesso tempo un'occasione per spingere il lettore al viaggio pur rimanendo tra le quattro mura della sua stanza: un viaggio che, in questo caso, è a Charlestown, sobborgo di Boston: e, tra l'altro, ci sono stato, quando andai a Boston a correre la Maratona. Alloggiavo in un grande hotel proprio a The Town, a due passi da Bunker Hill.
Nel romanzo, Doug McRay è appunto uno dei rappresentanti di ultima generazione della popolazione autoctona di Charlestown: assieme a tre suoi amici di sempre mette a punto delle rapine in cui tutto, grazie ad un accurato studio preliminare, funziona egregiamente, come una macchina ben oliata e quasi senza imprevisti, e in questo, Doug è un capo insdiscusso: il più bravo. Ma nella sua mente si è insinuato un bisogno di cambiamento e di evasione da una vita condotta pericolosamente in modo da dover sfiorare sempre il tracollo e il disastro, con una continua oscillazione tra l'adrenalina dei colpi messi a punto e la grigia quotidianità, dal momento che la prudenza impone di non vivere alla grande, malgrado il denaro facile a disposizione. E' già stato in prigione, ha dei trascorsi di alcolismo e ne è uscito, grazie alla sua frequentazione di AA: adesso probabilmente cerca qualcosa di diverso, ma ancora lui stesso non sa bene cosa stia cercando. Forse, una forma di riscatto.
Insomma, mentre dentro di lui si aprono queste prospettive, si manifestano nella banda delle incrinature, in foma di conflitti e di infrazioni al rispetto di uno schema di comportamento attento e senza concessioni a margini di errore. Le crepe si allargano e si manifestano dei conflitti tra i quattro, perchè trapela la voglia di Doug - capo carismatico - di andare lontano, spezzando le catene di quei vincoli di solidarietà in cui non si riconosce più.
A fare da catalizzatore è Claire Keesey, direttrice dell'ultima filiale di banca rapinata. Doug si innamora di lei (almeno crede) con la tenacia dell'Alcolista che rimane impigliato in una ricaduta e tutto comincia a tremare con l'instabilità di un castello di carte.
(Dal risguardo di copertina) Claire Keesey, direttrice di filiale di un istituto di credito di Boston, viene presa in ostaggio durante una rapina. I banditi sono quattro: Doug, Jem, Gloansy e Dez. "Fanno banda" sin dai tempi della scuola, e oggi sono rapinatori affiatati, precisi, spregiudicati e inafferrabili. Sono cresciuti insieme a Charlestown, un quartiere di Boston dove "guadagnarsi il pane" equivale a svaligiare una banca. Ma Doug, il cervello della banda, non aveva messo in conto che, insieme con una montagna di quattrini, dal colpo in banca si sarebbe portato a casa anche un cuore ferito. Gli sono bastati pochi attimi per innamorarsi di Claire. Continua a pensarla, dopo la rapina: sa dove abita, la segue, fa in modo di incontrarla, di sedurla.
L'Autore. Chuck Hogan è uno sceneggiatore e scrittore statunitense. Autore di numerosi e acclamati romanzi, tra cui Lo stallo e Il principe dei ladri, che ha vinto il Premio Hammett nel 2005 ed è definito uno dei dieci migliori romanzi dell'anno da Stephen King. Il principe dei ladri è stato adattato per il cinema da Ben Affleck, che nel 2010 ha diretto ed interpretato il film The Town.
Più di recente Hogan è stato coautore di una trilogia di romanzi horror scritta a quattro mani con Guillermo del Toro, composta da La progenie (2010), La caduta e Notte eterna (2011).
A partire dal 2014 ha collaborato nuovamente con del Toro per adattare la trilogia nella serie televisiva The Strain, trasmessa da FX.
The Town - Trailer italiano HD
http://www.ecodelcinema.com/the-town---recensione.htm, il trailer in italiano e in alta definizione del nuovo film di Ben Affleck in uscita l'8 ottobre 2010 nei cinema
https://www.youtube.com/watch?v=WqrSP2tgSus&feature=youtu.be
Charlestown, il quartiere dei rapinatori di banca
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http://frontierenews.it/2010/12/charlsetown-il-quartiere-dei-rapinatori-di-banca/
Viaggio nel sobborgo di Boston reso celebre da The Town, l’ultimo film di Ben Affleck Charlestown è la località statunitense con la più alta densità di rapinatori di banche. Dalla metà del secolo scorso, cioè da quando ci sono stati i primi casi di famose rapine, il quartiere bostoniano è diventato sinonimo di crimine e disagio. Prima per gli abitanti della capitale del Massachusetts, poi per l’immaginario collettivo della nazione. E, come se non bastasse, quest’immagine è stata messa in calce da The Town, l’ultimo film di Ben Affleck ambientato proprio nel sobborgo di Boston. E pensare che questo pugnetto di case, appena un miglio quadro intorno al porto della città, è stato uno dei luoghi chiave dell’Indipendenza americana. Proprio qui, nella battaglia di Bunker Hill, gli inglesi costrinsero alla ritirata le truppe americane, perdendo però nella piccola penisola a nord di Boston oltre il 40% dei propri soldati. Una sconfitta che da allora fu considerata il simbolo della lotta per la libertà nei confronti della madrepatria, conquistata solo otto anni dopo.