(Maurizio Crispi) "Veloce come il Vento" (film di Matteo Rovere, Italia, 2016) un film sulle corse e la velocità, racconta la storia ispirata liberamente al tormentato pilota di rally Carlo Capone.
Alla fine del film si legge "Dedicato a Antonio Dentini (detto Tonino) che ci ha raccontato questa storia". E subito dopo, compaiono affiancate le immagini dei tre personaggi principali della vicenda automobilistica raccontata dal film con accanto le foto di quelli reali che hanno ispirato la storia.
Antonio Dentini è il "prototipo emiliano-romagnolo del meccanico 'malato' di corse e tutto casa e officina".
Un "Fast and Furious" all'Italiana, con tutti i topoi propri degli speed movies, ma con la marcia in più della storia vera cui si ispira: più tendente al dramma familiare che non alla commedia, ma nello stesso tempo rappresentazione di coraggio e di determinazione e un pizzico (riuscito) di rappresentazione di una crescita dei diversipersonaggi attraverso le prove che dovranno superare, alla ricerca di nuovi assetti interiori e relazionali.
Con l'emozione aggiuntiva per lo spettatore di vedere sequenze girate nei maggiori autodromi italiani, come Monza, Imola, Vallelunga e nel circuito del Mugello, avendo l'opportunità inoltre di veder giostrare autovetture gloriose e d'epoca, e con un finale "da brivido" con una corsa adrenalica - non proprio regolare - che si svolge in un grande spazio abbandonato (lo scenario reale é l'aereoporto Pisticci di Matera) e poi attraversando le vie tortuose della stessa Matera, in cui tutto si sviluppa al meglio grazie all’abilità del vero pilota coinvolto, che è stato assieme stuntman e istruttore d’eccezione al posto di Accorsi, cioè Paolo Andreucci, 9 volte campione italiano di rally sempre con Peugeot.
Benché il personaggio vero cui la storia si ispiri riguardi un pilota di Rally, il film fiction racconta la partecipazione della Giulia De Martino, talentuosa giovane promessa (Interpretata bene da Matilde De Angelis) ad un Campionato GT, in corsa per vincere e per salvare la casa di famiglia dal pignoramento in caso di suo fallimento, dal momento che è stata ipotecata come "garanzia" a vantaggio dello sponsor strozzino che le aveva fornito auto, attrezzature e assistenza.
Loris De Martino (ex pilota di successo) ricompare nello scenario spezzato della morte del padre, inizialmente solo per trarre beneficio dalla nuova situazione che si è creata, ma poi responsabilizzandosi per fare da coach alla sorella Giulia, ancora minorenne, e da tutor di un terzo fratello ancora decenne..
Stefano Accorsi è grande nell'interpretare la parte del tossico isterico, lercio, egocentrico, polemico e litigioso, ma anche capace di slanci e di assessment creativi, lasciando rifluire dall'oblio a cui le aveva condannate tutto le sue competenze del tempo più felice in cui era stato pilota: e nella sua funzione di neo-coach è decisamente un mattoide che utilizza metodi di addestramento assolutamente non ortodossi, ma efficaci e, per il loro impatto, quasi zen.
Il film coinvolge lo spettatore e si lascia seguire, alternando le gare di Campionato GT a quelle degli allenamenti e della preparazione che si mescolano inestricabilmente con quelle tormentate della vita familiare inquinata dai comportamenti instabili di Loris e dalla necessità di trovare un difficile equilibrio da rinegoziare continuamente e con fatica.
Un bel film tutto italiano che merita attenzione.
Veloce come il Vento in wikipedia (per una sintesi della storia)
Il trailer ufficiale. La passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino. Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris, ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che gli farà scoprire quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.
Il videoclip presenta un momento topico della pellicola di Matteo Rovere, quando Loris De Marino in autodromo prende la cuffia e comincia a seguire la sorella Giulia nel vivo della competizione. La passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino. Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris, ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che gli farà scoprire quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.