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6 novembre 2015 5 06 /11 /novembre /2015 23:26
Gli scialli magici della Mamma
Gli scialli magici della Mamma

In un armadio di casa c’è un cassetto magico e questo cassetto è pieno di scialli di lana colorati, di tutti i colori e di tutte le consistenze,  a punto largo e a punto stretto, spessi e sottili, frangiati e non.

La mamma amava indossarli d’inverno, per tenersi al caldo, quando se ne stava seduta nella poltrona del soggiorno, accanto a Tatà.

Ce n’erano alcuni cui era più affezionata di tutti gli altri e questi li adoperava più di frequente.

Da quando la mamma è morta, quando comincia a fare freschetto - e poi d’inverno, talvolta anche quando vado a letto -, io adoro indossarli.

Avvilupparmi in essi mi dà conforto, non solo per il piacevole tepore che assicurano, ma soprattutto perché mi riscaldano l’anima.

Lo so: se qualcuno mi vedesse, potrebbe pensare che sono buffo o patetico, a seconda.

Quando li indosso, mi sento meno solo, perché sento la mamma vicina, anche se non c’è più.

Stupidamente nostalgico?

Infantile?

Desideroso di tornare a possedere (o di costruirmi) una copertina di Linus?

Tutte le risposte potrebbero essere giuste e nessuna lo è veramente, poiché darebbe semplificazione a qualcosa che è molto complesso e stratificato e, in ogni caso, ha anche che fare con la “magia”, nel senso più lato della parola, quella stessa magia che - da piccoli - ci fa credere a Babbo Natale.

Per lo stesso motivo, ho cominciato ad usare, ora che il meteo lo consente, un giubbino di pile che apparteneva a Tatà e, appena farà più freddino, qualcuno dei suoi felponi e "piloni" che io stesso nel corso degli anni gli avevo regalato e che lui usava sovente.

Tra scialli e "felponi/piloni" magici, mi sentirò sicuramente meno solo, ora che del mio nucleo familiare originario rimango solo io.

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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