Spencer Tunick (Middletown, 1º gennaio 1967) è un fotografo statunitense, noto per aver realizzato una serie di "installazioni viventi", utilizzando modelli - reclutati su base volontaristica - disponibili a posare nudi in grandi eventi di massa, che possiedono la coloritura e l'atmosfera di un raduno tribale.
Questi raduni sono sempre un'autentica sorpresa, poichè - come si può vedere dai video - Tunick non lascia nulla al caso e, di volta in volta, deide come i performer/attori/modelli debbano disporsi e cosa debbano fare. Come un regista da lontano o dall'alto di un'impalcatura metallica, Tunick li dirige per mezzo di un megafono, ottenendo il risultato desiderato.
Ma vediamo cosa dice di lui, Luca Beatrice, critico d'arte italiano che si é occupato in un volume di non recentissima pubblicazione - ma tutt'ora attuale - dei percorsi dell'Eros nell'Arte.
"Nella rappresentazione del nudo (spesso in connessione con cause di rilevanza sociale o politica) Spencer Tunick ci mette ... ironia e sarcasmo. Nato nel 1967, ha una vera e propria fissazione 'generazionale' per il nudo, colpito sin da bambino da quei naturisti che passeggiavano, incuranti degli sguardi altrui, senza imbarazzo alcuno e con gli attributi in piena vista. Per realizzare i suoi set fotografici e video in ambienti pubblici, Tunick ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo, muovendo una macchina organizzativa complessa e difficile da gestire. Ci si può leggere dietro un intendimento etico (l'eterno contrasto tra natura e cultura) oppure politico, visto che sono tornati di moda i sit-in di protesta dove ci si spoglia per una nobile causa, dal no alle pellicce alla chiusura degli ospedali.
"Niente di volgare in tutto ciò, eppure dal 1992, anno della sua prima performance, Tunick é stato arrestato svariate volte e a New Yoirk si è beccato diverse denunce per oltraggio al pudore e turbativa della quiete pubblica.
"Tra le operazioni più clamorose, cui i media mostrano un interesse sempre crescente, alla Biennale di Sao Paulo, in Brasile, nel 2002, mille persone si denudano di fronte all'edificio principale della mostra (e un pubblico di oltre il doppio accorre sul luogo per assistere all'evento che i partecipanti hanno descritto come un'esperienza pacifica, armoniosa, naturale).
"Davanti all'Opera House di Sidney, nel 2010, l'artista chiede ai suoi attori di abbracciarsi a coppie: all'inizio serpeggia un po' di imbarazzo, poi tutto procede per il meglio. Mardi Gras: The Base - questo titolo, in riferimento all'eguaglianza tra gli individui e, a prescindere dal sesso e dai loro orientamenti - è stato commissionato dall'omonima associazione di gay e lesbiche australiana. Una delle perfomance più contestate si è svolta nel 2003 in Cile, un Paese segnato da anni di regime militare: un gruppo di legali ha provato a vietare la radunata, senza tuttavia riuscirci, mentre 600 evangelisti si sono trovati di fronte all'albergo in cui era alloggiato l'artista accusandolo di immoralità.Eppure i volontari accorsi hanno sfiorato le 5000 unità e l'adunata è diventata uno dei più vividi simboli della libertà individuale e politica dei Cileni.
"In rete si trovano varie testimonianze di partecipanti che descrivono con entusiasmo l'esperienza, nonostante le difficoltà climatiche e gli imbarazzi: 'Non avrò più l'occasione di farlo, non è il caso di sentirsi inibiti'; 'Non ha niente di sessuale... sembra più tribale, un grande raduno di umanità'; 'Pensavo che ci sarebbero stati solo vecchi nudisti e invece sono tutte persone eccezionali'. Chi vuole proporsi come modello (rigorosamente volontario e dunque non pagato) può registrarsi sul sito di Tunick e sarà avvisato qualora l'artista decida di organizzare un raduno nella sua area di residenza". (da Luca Beatrice, Sex. Erotismi nell'Arte da Courbet a YoupPorn, Rizzoli, 2012, pp.164-165).
Percorso formativo e principali tappe di Tunick. Ottenuto il Bachelor of Arts nel 1988, Tunick cominciò a fotografare nudi nelle vie di New York nel 1992. È infatti molto conosciuto per le sue fotografie che ritraggono persone nude, principalmente in contesti urbani; solo in pochi casi si tratta di nudi individuali o di piccoli gruppi inseriti in situazioni insolite.
Nel 1994 il fotografo fu arrestato nel Centro Rockfeller di Manhattan (New York), poiché in compagnia di una modella completamente nuda. Dopo aver realizzato alcune foto in altri paesi degli Stati Uniti, nell'ambito di un progetto che prese il nome di Naked States, ha operato a Londra, Lione, Melbourne, Montréal, Caracas, Santiago, San Paolo, Buenos Aires, Sydney, Newcastle, Roma e Vienna. Nel giugno del 2003 ben 7000 persone hanno posato per lui a Barcellona. Nel maggio del 2007, a Città del Messico, ha battuto il suo record personale fotografando oltre 18.000 persone ne el Zócalo, la piazza principale della città.
I modelli da lui utilizzati sono dei volontari. Tunick ha spesso suscitato dibattiti e interrogativi per la natura della sua opera, che molti definiscono una semplice "manifestazione sociale", a sostegno della libertà di espressione. Dalle sue immagini scaturisce una tensione e una riflessione sui concetti di pubblico e privato, individuale e collettivo. L'esperimento visivo di Spencer Tunick compie un'azione livellatrice che permette di comprendere l'omogeneità umana, tramite una visione democratica del nudo, che, totalmente deprivato di umanità e sensualità, ci riporta all'oggetto-merce.
Alcune immagini delle installazioni viventi-performance di Spencer Tunick in giro per il mondo
Spencer Tunick a Milano. Spencer Tunick, l'artista-fotografo statunitense conosciuto per le sue fotografie che ritraggono persone nude, mentre aiuta Tim ad arrampicarsi su un distributore di benzina in piazza della Repubblica, a Milano. Dal giovedì 16 settembre al 30 novembre, a Milano, personale dell'artista alla galleria Mimmo Scognamiglio che ha prodotto questa performance (Francesca Pini)
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