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7 settembre 2015 1 07 /09 /settembre /2015 06:23
Leona Johansson e la nuova frontiera verde del Porno

(Maurizio Crispi) Scartabellando nei motori di ricerca di Internet ed incrociando tra loro parole, per ottenere risultat iinediti, ci si può imbattere a volte in sorprese inattese, come è stata la scoperta della norvegese Leona Johansson e della sua tribù di seguaci e devoti (tribù che, in pochi mesi, ha raggiunto il numero di oltre 1000 adepti), con i loro slanci sessuali che vengono etichettati a volte come una forma di "Tantric Tree Hugging"
Si tratta dei cultori del cosiddetto "porno-ambientalismo", i cui cultori praticano una sessualità libera, facendosi riprendere in contesti naturali e con il fine di ottenere come risultato energetico finale un maggior benessere dell'ambiente, lanciandosi in attività di sesso in open spaces naturalistici che, debitamente registrati e immessi nella rete, assumono le caratteristiche di una "danza della pioggia tantrica".
I due ideatori dell'iniziativa, Leona Johansson e il suo partner Tom Hol Ellingsen, facendo base a Berlino, hanno creato, a questo scopo, un proprio sito web - wwwfuckforforest.com - che va al di là della classificazione come semplice sito porno, in cui portano avanti queste tematiche ambientalistiche, con un connubbio stretto tra rappresentazione pornografia e mission ambientalista.

Nelle foto e nei video che nel loro sito web sono contenuti (e offerti alla fruizione del pubblico senza insidiose richieste commerciali) trapelano in modo abbastanza chiara gli elementi della loro filosofia e il loro approccio eco-ambientalista: come vi è stato - e vi è - un movimento di "eco-terroristi" che si propongono di salvaguardare l'ambiente con azioni di stampo terroristico, così loro si pongono - con la stessa filosofia - come "porno-ambientalisti".

Si tratta di riprese prive dei consueti stilemi della pornografia, anche di quella più recente, cioè del tipo "performativo" e da "entertainment", con il consueto repertorio di artifici retorici e di esacerbazione dell'atto essuale e dei suoi dettagli o variazioni.
Ci sono riprese nel bel mezzo di scenari naturali di bellezza incontaminata, ma anche di altri che si suppone siano degradati a causa dell'inquinamento o di guerre devastanti che hanno decretato la fine delle foreste, tronchi abbattuti, decorticati, cadenti e traballanti.

Ci sono - equidistanti - scenari di vita (naturale) rigogliosa e scenari di morte cupi e opprimenti.

Ci sono anche altre riprese in cui l'atto sessuale avviene su di un palco, nelcontesto di un concerto rock, quasi che lacopula avesse un ruolo principe nella liturgia musicale e servisse a sprigionare una sublime energia, facendosi da tramite e da catalizzatore delle energie individuali attivate dalla musica.

In tutti i contesti esaminati, sembrerebbe quasi che da quei corpi copulanti, essenziali e primitivi, senza eccesso di muscolazioni da palestra trasudanti ormoni e di altre concessioni agli estetismi contemporaei, quali - ad esempio - importanti abbronzature UV, seni siliconati. Forse ancor di più proprio i corpi dei performer appaiono mingherlini e denutriti, con delle capigliature acconciate con i dreadlock, sembrerebbe che dalle loro figure si sprigioni un'energia primordiale che s'irradia tutt'attorno sino a creare quasi un'aura misticheggiante: i copulanti si presentano - in definitiva - come dei moderni porno-sciamani, per i quali il culmine dell'orgasmo coincide con l'estasi trasformativa.

Leona Johansson, il suo partner Tommy Hol Ellingsen e i loro seguaci ed emuli appaiono come la sacerdotessa e i diaconi di un rito pagano che garantisce - con quel surplus di energia che da essi si sprigiona - il mantenimento della natura e che serve - nello stesso tempo - ad esorcizzare la sua perdita, ma forse anche ad attivare il suo ripristino.

Quello della rappresentazione pornografica è proprio un lungo viaggio: dalle prime immagini carpite attraverso il buco della serratura si è passati al porno-chic degli anni '80 e '90, per andare poi alle rappresentazioni performative con uno sconvolgimento della netta divisione tra chi osserva e chi agisce e con la tendenza ad muoversi verso la messa in scena dell'estremo con virtuosimi, eccessi e acrobazie, tendenti a sorprendere lo spettatore, ammicando a lui nello stesso tempo con lo sguardo in camera (vedi a titolo di esemplicazione le considerazioni di Clarissa Smith in suo breve saggio), sino alla porno-guerrilla e al porno-ambientalismo di cui si parla in questo post.
E sicuramente il viaggio rappresentativo attraverso l'Eros (che - come punto di inizio nell'era moderna - potrebbe avere forse il celebre dipinto di Gustave Courbet, detto L'Origine du Monde) non é ancora finito.
Ciò che colpisce di questa recente evoluzione è la quasi-sacralità della rappresentzione erotica che, in parte, si connette al movimento naturista tedesco degnli anni Venti del Novecento (poi soppresso dal Nazismo), ma anche alle tematiche tantriche (e alla connessa sacralità del Lingam e dello Yoni), ma anche a talune eresie medievali sorte nell'ambito del cattolicesimo, come quella dei Catari o dei suoi postumi tardivi - come la fu la Comunità Adamita dei "Fratelli del lIbero Spirito" che - si dice - siano state alla base dell'intera rappresentazione nel Trittico "Il Giardino delle Delizie" di Hieronymus Bosch, come suggerisce Wilhelm Fraenger, nel suo approfondito ed insuperabile studio "Il Regno Millenario di Hieronymus Bosch" (Guanda, 1980).

Grazie e Leona Johansson e a Tommy Hol Ellingsen, la rappresentazione pornografica tende a diventare una vera e propria religione della mente e una liturgia per la salvaguardia dell'ambiente.
 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

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