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26 agosto 2015 3 26 /08 /agosto /2015 23:28
Mosca e anguria

Mosca e anguria...

O meglio: mosca e quel che resta dell'anguria...
Dopo il lauto pasto anche la mosca vuole la sua parte.
Perché non accontentarla?
Lasciamo che anche la mosca sia nostro commensale!

Anche se questo continuo vagare indisturbato della mosca, indubbiamente, può creare qualche disturbo e rimandare ad un immagine di sconfinata libertà.

E' immadiatoilrimando al famoso testo "Elogio della Mosca" di Luciano di Samosata, che malgradoi suoi 2000 e passa anni di età manitiene immutata tutta la sua ironica frescheezza.

In un libricino in mio possesso, assieme al menzionato testodi Luciano di Samosata,l'insigne studioso di Indologia Giuseppe De Lorenzo in suo breve saggio, fa una rassegna della mosca nella storia e nella letteratura (Le mosche nella Storia e nella Letteratura, Colonnese Editore, 1992).
E menzionerei anche il fatto non trascurabile che la Mosca è stata rappresentata in una moltitudine di opere pittoriche, come nel caso del "Ritratto di un certosino" di Petrus Christus (datato 1446, oggi al Metropolitan Museum of New York) che ha un valore storico, in quanto rappresenta la prima comparsa registrabile in assoluto della mosca nelle rappresentazioni pittoriche.

E' da notare che la mosca nella pittura compare in una duplice veste: o come "personaggio" delle scene rappresentate (e la sua presenza aggiunge un tocco di realismo o di ironia allo sforzo dell'artista di cogliere la realtà nei suoi più minuti dettagli) oppure, in altri casi - come è nel caso del quadro di Petrus Christus - la sua presenza periferica rispetto al soggetto sembrerebbe alludere ad un'interferenza al lavoro del pittore stesso: si può immaginare che in questi casi la mosca abbia svolazzato fastidiosamente attorno a lui e che si sia posata di continuo sui suoi strumenti di lavoro e sulla sua tela o sulla sua mano intenta al tratteggio, con tale insistenza che egli - stizzito - non ha potuto fare altro che aggiungerla al suo quadro come ornamento e soglia al testo pittorico, trasformando il fastidio in piccolo saggio di maestria.

La mosca oziosa e scioperata fruisce delle fatiche altrui, e da per tutto trova mensa imbandita: le capre sono munte per lei, l'ape lavora per lei come per gli uomini, e i cuochi per lei condiscono le più saporose vivande che ella as­saggia prima dei re, e aggirandosi sulle mense, banchetta con loro e gusta di ogni cosa. Covo o nido non fa in un luogo, ma col vagante volo va errando di qua e di là, a guisa degli Sciti, e dovunque la notte la sorprende, quivi fa casa e letto. Intanto all'oscuro non fa niente, come ho detto, né facendo cosa suole nasconderla, né crede turpe ciò che fa in piena luce.

da "Elogio della Mosca" di Luciano di Samosata

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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