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29 luglio 2015 3 29 /07 /luglio /2015 13:34
Tavolo con tovaglia nel vento estivo

(Maurizio Crispi) Circa due mesi fa è morta la signora che viveva nell'appartamento sotto quello di Tatà, al primo piano.

Qualche tempo prima, si era spento, del pari, l'anziano signore che viveva, assieme alla sorella, nell'appartamento sotto al mio.

Il condominio di via Lombardia si sta progressivamente svuotando dei suoi residenti storici.

Due generazioni a perdere: ma già è cominciata l'erosione inarrestabile della mia stessa generazione.

Rimangono case vuote o semi-vuote, immerse in un silenzio assordante. Poi, forse a distanza di tempo, verranno occupate da altri. E prima, magari verranno anche svuotate dell'intero loro contenuto.

Anche quando si volesse chiamare, invocare chi non c'è più, per sentirne la presenza o per sentirli vicini, malgrado la contiguità con loro sia stata bruscamente interrotta, lo si farebbe a bassa voce, perchè si è sovrastati da questo assordante ed impenetrabile silenzio: sembra velleitario ed inutile usare un tono di voce stentoreo e invadente.

Sul balcone della signora morta, c'è un tavolo di ferro battuto da giardino, ricoperto da una tovaglietta leggera.

Attorno al tavolo non ci sono sedie e, quindi, quel tavolo messo lì, al centro del balcone, non sembra dover assolvere ad alcuna funzione.

Nè tantomeno sembra averne alcuna quella incongrua tovaglietta i cui bordi cadenti ondeggiano nel vento.

La ho osservata a lungo ieri ed anche oggi.

Nulla si muove.

Solo la tovaglietta leggera ondeggia e si muove nel vemto caldo, incessante. Eppure, pur muovendosi, è spaventosamente immobile.

Quest'immagine, il tavolo senza commensali, la tovaglietta che come una medusa flottante si muove nel vento, continua ad accompagnarmi nelle mie notti insonni, trasmettendomi un senso di profonda ed ineluttabile solitudine.

Molti i commenti che ha suscitato questo scritto, inizialmente pubblicato come nota su Facebook. Tra di essi vorrei citare quello di Pupetta Greco.

Maurizio, Dopo la lettura del tuo pezzo, ho deciso di scrivere ciò che in questo periodo mi sta a cuore...In questo caldo che scoraggia ogni movimento che non sia essenziale per andare avanti, ho preso la dolorosa decisione, dopo 7 anni di assenza, di andare ad aprire la casa dei miei cari resa silenziosa dopo il loro viaggio senza ritorno ...Sono certa che dopo tanta sofferenza, i tempi sono maturi per riappropriarmi dei ricordi che ci troverò e prendendomene cura, ridarle vita, per amore di chi la vita l'ha lasciata...

Pupetta Greco

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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