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19 maggio 2015 2 19 /05 /maggio /2015 05:55
Partouze porno-chic nelle segrete stanze
Partouze porno-chic nelle segrete stanze
Partouze porno-chic nelle segrete stanze

In una grande casa, semi-abbandonata si svolge una festa molto speciale.
Non so come io sia arrivato lì, né chi mi abbia invitato.
Gli ambienti vetusti e decorati di arazzi e tende di raso polverose, illuminate fiocamente da candele accesese a centinaia, sono pieni di grappoli di gente.
In una stanza centrale è in corso un party con un buffet ricco e variegatodisposto su di iun lungo tavolo e tutti mangiano di buona lena, con avidità quasi che il cibo offerto con liberalità, dovesse essere il loro ultimo pasto, divorando panini imbottiti, bruschette condite in modi svariati e trangugiando calici di vino.
Molte le donne discinte,vestite in abiti fancy e porno chic,o in intimo aggressivo che mette in mostra più che nascondere.
Si percepisce nell’aria una corrente elettrica sottile, una crescente eccitazione.
In un altro ambiente, al suono della musica - scatenati ritmi esotico-rock -, mentre occasionalmente vengono avviati effetti fumogeni, su di una pedana sopraelevata molti danzano,improvvisando gruppi sensuali in cui si sprecano movimenti guizzanti che simulano l’accoppiamento e dove si formano sandwich umani che mettono in scena ritualmente copule a tre e a quattro.
Sul palco che sovrasta la pedana e fornito di quattro pali, con un grande specchio alle spalle per accrescere il senso di profondità donne più ardite improvvisano forme di pole- e lap-dance, attorniate da ballerini semi-nudi: e ben presto si formano dei gruppetti al centro dei quali la donna-trascinatrice, in ginocchio al centro dispensa pompini generosi ingoiando lo sperma, mentre in altri casi la sborra di eiaculazioni fuori tempo per via dell’eccesso di eccitazione rende scivoloso il pavimento.
Si fomano presto raggruppamenti di coppie che scivolano via in stanze private, in cui questi trasgressori edulcorati celebrano i loro riti trasgressivi, lontano da occhi indiscreti.
Alti che amano l’esibizionismo spinto continuano a muoversi e a copulare oralmente sul palco e sulla pedana, dove - quando l'atmosfera si è scaldata al punto giusto - a forza di braccia viene portato un grande - anzi, enorme - sommier dove i gruppi che si sono formati (due donne e tre uomini in tutto) si spostano per continuare la loro copula sotto gli occhi di tutti, a volte parzialmente oscurati in maniera suggestiva dall’effetto nebbia.
Ed è un intreccio di posizioni e di scambi, di cambi di posizioni, di pompini multipli, di ripetizioni, di ricariche facilitate da vigorosi pompini rinvigorenti e di nuove sborrate che sono accompagnate da applausi e da grida di giubilo, emesse dalle lady subito dopo i gemiti dell’orgasmo.
Io salgo e scendo le scale, entro nei locali semibui: dovunque coppie che copulano:nel buio mi distendo attorno ad una coppia, strizzo un seno, ma la donna mi dice: “Io non gioco con i single”.
Proseguendo nel mio giro dantesco, entro in un locale isolato da un altro- semibuio - per mezzo di una lunga grata metallica a maglie larghe: sento dei gemiti e, strizzando gli occhi, mi accorgo che all’interno ci sono delle coppie che copulano.

Mi avvicino alla grata, quando mi accorgo che una donna di cui intravedo il biancore delle carni e l’opulenza del seno, viene sospinta dal suo partner verso di me: mi afferra il cazzo con dita febbrili e comincia a succhiarlo. Ed io vengo urlando dal piacere.
Poi, continua a succhiarlo fino a farlo tornare duro e farmi venire di nuovo, con un raddoppio di urla di piacere, quasi sino alla svenimento.
Con il cazzo ancora gocciolante - e a questo punto non c’è più bisogno di chiudermi la patta -continuo ad aggirarmi per le stanze segrete.
Alcune sono chiuse a chiave, ma dall'interno si sentono arrivare gemiti protratti e risate.
Altre sono aperte, immerse nella semi-oscurità e si possono intravedere figure copulanti.
Presto il cazzo mi si fa duro di nuovo e procedo con il suo ingombro pulsante teso in alto come se fossi un vessillifero con il suo stendardo.
Mi sento insoddisfatto,e avverto l’urgenza di un vero accoppiamento.
C‘è nella mia mente uno stato quasi febbrile che si manifesta come un diffuso formicolio elettrico sottopelle.
E ritorno così nella grande sala al cui centro - sino a poco prima - era andato in scena l’accoppiamento multiplo, spettacolare ed eccitante.
Ci sono alcune figure ai margini del grande sommier che ancora non è stato rimosso.
Alcuni si baciano; in altri casi, una donna si è inginocchiata e succhia quietamente il cazzo del suo partner e di colui che gli sta accanto.
Mi si accostano, provenienti da un altro ambiente - ma è come se fossero sorte dal nulla o dalla nebbia che ancora serpeggia nella grande stanza rendendola fumosa - due donne formose, in intimo nero porno-chic e guepiére e una delle due, dal grande seno e con la fica totalmente depilata che vedo occhieggiare come un fiore dalla spaccatura di slip grandi quanto un francobollo, prendendomi il cazzo nella sua mano, mi sussurra nell’orecchio che lei e la sua amica desiderano accoppiarsi con uno stallone sul grande sommier al centro del palco e, così dicendo,comincia a muoversi in quella direzione e a strattonarmi il cazzo per condurmi con sé.
Non mi faccio pregare e, facendomi a ridosso delle due, pur essendo ancora tenuto per il cazzo come un cane al guinzaglio, comincio a palpeggiare entrambe, pregustando i momenti che verranno.
Dissolvenza…

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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