(Immagini relative alla "Lisca Bianca" tra storia e progetto attuale)
L'ADI (Associazione per il Disegno Industriale) Sicilia ha voluto dedicare la Copertina di aprile della sua pagina Facebook al Progetto Lisca Bianca: e questa non è una storia adatta alle persone la cui fantasia non va oltre la costa.
Ed è anche un bel progetto che ha tanto da insegnare sull'importanza di conservare la memoria delle cose e di salvarle dall'oblio del tempo, aiutandole a rivivere una nuova vita e a diventare serbatoio e collettore di storie.
In più, parlare in questi giorni di Lisca Bianca è un bel modo per festeggiare l’arrivo della bella stagione, con il racconto di un viaggio per mare, e non solo, lungo trent’anni.
Lisca Bianca è un Carol Ketch di 36 piedi che, tra il settembre del 1984 e l’agosto del 1987, ha solcato oltre 30.000 miglia di onde tra Canarie, Antille, Galapagos, Hawaii, Maldive e Isole Marshall; poi, un nuovo viaggio, seguito da un triste epilogo e dal rientro a Porticello, piccolo borgo marinaro vicino a Palermo, l’abbandono e il lento consumarsi del legno.
Infine la rinascita e il ritorno al mare nel contesto di un progetto di recupero globale e molto articolato che possiede anche delle valenze di inclusione sociale.
È la storia del “Comandante” Sergio e del suo “Nostromo” Licia, gli Albeggiani, coniugi siciliani che, alla fine degli anni '70, decisero di costruire un veliero per girare il mondo in barca, andando via “dal freddo, via dalle folle rumorose, via degli stupidi rituali della civiltà dei consumi.
Dal diario di bordo di Lisca Bianca fu tratto un libro, un manuale molto amato dai viaggiatori oceanici, “Le isole lontane”, recentemente riedito da Mursia (2014), i cui proventi ricavati dalla vendita saranno destinati a sostenere la nuova avventura intrapresa da Lisca Bianca.
Quando nel 1989 Lisca Bianca ripartì per il suo secondo giro del mondo, ambiva a diventare ambasciatrice dei prodotti e della cultura Siciliana nelle isole più lontane, ma il viaggio venne interrotto a Las Palmas de Gran Canaria dall'improvvisa morte di Sergio Albeggiani.
La barca, per anni in abbandono, rischiava la demolizione, finché nella primavera del 2013, in un cantiere navale alla periferia di Palermo, Francesco Belvisi, yacht designer palermitano, ed Elio Lo Cascio, sociologo, si trovarono di fronte il relitto di Lisca Bianca, di cui conoscevano la storia, e decisero di cambiarne il destino.
L’architetto Attilio Albeggiani, figlio di Sergio e Licia e noto yacht designer siciliano, accolse la proposta di seguire il cantiere di recupero e restauro di Lisca Bianca, richiamando all’opera il mastro d’ascia, sig.Treviso, che negli anni Settanta costruì l’imbarcazione. Lisca Bianca si prepara così a salpare di nuovo.
Nel 2013, grazie all’Istituto Don Calabria e all’Associazione Apriti Cuore Onlus, che da anni si occupano di giovani in difficoltà o a rischio devianza e disabili psichici e fisici, nasce il Progetto Lisca Bianca: Navigare nell'inclusione, non manca la collaborazione della Lega Navale Italiana e dell’Istituto Penale per minorenni di Palermo (ex Malaspina), che ha impegnato alcuni detenuti nel restauro delle parti asportabili.
Un progetto sociale quindi, ma caratterizzato da una precisa impronta imprenditoriale che prevede l’avvio di un cantiere in grado di occuparsi del restauro anche di altre imbarcazioni, che resti attivo come polo di formazione professionale, di inclusione sociale, ma con l’obbiettivo di farne un’attività economica solida e competitiva. Oggi i lavori sono stati completati al 70% con l’obiettivo, di rimettere Lisca Bianca in acqua per l’estate del 2015.
Il Progetto Lisca Bianca è un progetto corale, dove il design ha un ruolo importante, vedendo impegnate nell'impresa yacht designer (YAM srl e Studio Inzerillo & Albeggiani), ma anche grafici, esperti in comunicazione, fund-raising e organizzazione, social media manager e web content editor, insomma un equipaggio che consente di collocare a pieno titolo il progetto Lisca Bianca tra le eccellenze del Design per il sociale.
La Copertina di ADI Sicilia. Quello che nasce come un piccolo gioco per social network, in realtà, vuole portare alla costruzione di un database della cultura progettuale di qualità, prodotta in Sicilia, a prescindere dall’esito del mini contest.
Quindi: ogni mese una copertina diversa e una storia da raccontare, ad indicare il miglior design siciliano, secondo ADI Sicilia e secondo le categorie indicate nell’ADI Design Index.
Le tre copertine che riceveranno più “Mi piace”, tra quelle pubblicate da febbraio a novembre, andranno in finale nei primi quindici giorni di dicembre. La copertina che risulterà più votata, attraverso i “Mi piace”, verrà proclamata “Copertina ADI Sicilia dell’anno”.
Per il progetto vincitore, ADI Sicilia si impegna ad organizzare un evento culturale in una sede adeguata e a dare il maggior risalto possibile all’evento, attraverso i propri canali informativi regionali e nazionali e gli organi di stampa.
(Dal risguardo di copertina) È il 1984 quando Licia e Sergio Albeggiani decidono di lasciarsi alle spalle la normalità della vita sulla terraferma e di andare verso isole lontane, portati dagli alisei e dal desiderio infinito di allargare i propri orizzonti. A bordo del Carol Ketch "Lisca Bianca" salpano da Porticello, un piccolo borgo marinaro vicino a Palermo, e intraprendono un viaggio di 30mila miglia che in tre anni farà rotta nei mari più belli del mondo: dalle Canarie alle Antille, dalle Galapagos alle Hawaii, dalle Maldive al Mar Rosso. Il diario di viaggio di questi antesignani del "mollo tutto" è un gioioso inno alla vita libera e al mare, cronaca di un'avventura romantica, straordinaria, temeraria, scandita da incontri speciali, tempeste e imprevisti cambi di rotta. Racconti emozionanti di un'epoca in cui si viaggiava lentamente. Una storia d'amore per il mare e le barche che solo la morte improvvisa di Sergio, avvenuta a Las Palmas, all'inizio di un secondo viaggio intorno al mondo, ha interrotto. Ma non per sempre: lo spirito di Lisca Bianca non si è esaurito. Oggi un progetto di vela solidale sta riportando a nuova vita il ketch che ha solcato gli oceani per destinarlo a progetti di inclusione sociale.
Chi siamo - Yam S.r.l. è una start up di recente costituzione il cui obiettivo è la progettazione di imbarcazioni innovative, sia dal punto di vista tecnologico che del design. Si caratterizza per la ricerca e la sperimentazione di materiali, processi e tecnologie. Cosa facciamo - COSA FACCIAMO Yam S.r.l. è una realtà professionale e aziendale che opera nel settore del design e della produzione nautica. A partire da una solida base scientifica e metodologica e da un rigoroso controllo dei processi di produzione, Yam pianifica e sviluppa imbarcazioni innovative che integrano qualità estetiche, formali e funzionali. La società, con il progetto Maribelle, ha vinto il 1° premio della Targa Bonetto 2008 (7ª Rassegna Internazionale tecnologie, subfornitura e design per imbarcazioni - Sezione 1 Innovazione Tecnologica) e si è classificata al 1° posto nella competizione "Start Cup Palermo 2008". Yam intende rispondere alle esigenze del mercato della vela con prodotti di qualità, nati sulla base di reali esigenze della clientela, venduti ad un prezzo considerato accessibile per la categoria di riferimento.
Inzerillo & Albeggiani Yacht Design * Chi siamo
Benedetto Inzerillo e Attilio Albeggiani fondano lo studio Inzerillo & Albeggiani Yacht Design nel 1993 a Palermo dedicandosi con particolare attenzione all'impiego di nuove tecnologie (laminazione
Benedetto Inzerillo e Attilio Albeggiani fondano lo studio Inzerillo & Albeggiani Yacht Design nel 1993 a Palermo dedicandosi con particolare attenzione all'impiego di nuove tecnologie (laminazione sottovuoto ) e di materiali innovativi. Tali tecnologie sono impiegate per la realizzazione di singoli componenti e nella produzione in serie, oltre che nel settore della cantieristica navale anche nel campo del disegno industriale. Nel 1996 fondano la Acom s.r.l. Compositi Avanzati, società che si occupa di progettazione, consulenza, costruzione di prototipi e produzione nei settori della nautica e del disegno industriale, specializzata in particolar modo nella progettazione di imbarcazioni a vela, imbarcazioni a motore e manufatti in vetroresina utilizzando, la tecnologia del sottovuoto e materiali all'avanguardia (resina epossidica, kevlar e carbonio). Forniscono inoltre consulenza e assistenza, nella redazione di piani di cantiere, piani di produzione, studi di fattibilità per la realizzazione di nuovi cantieri e certificazioni CE per imbarcazioni di ogni genere sia all'interno della comunità europea che al di fuori. Dal 1997 sono soci AS.PRO.NA.DI ( Associazione Progettisti Nautica Diporto). Dal 1998 collaborano in qualità di consulenti con i cantieri: Motomar Cantiere del Mediteraneo s.p.a., Sicilcraft s.r.l., Marina di Villa Igiea s.p.a Hanno svolto attività di docenza per la formazione del personale addetto ai cantieri di costruzione di imbarcazioni da diporto in vetroresina e compositi avanzati. Svolgono attivita di docenza per la formazione di personale di bordo, skipper e operatore per la nautica da diporto. Nel 1998 Partecipano e si classificano all' ottavo posto nel concorso nazionale per il progetto della "municipalità Sampolo" a Palermo. Proposta in ambito edilizio di tecniche costruttive tipiche dalla cantieristica navale. Nel 2001 Partecipano e vengono selezionati al Concorso di design "SICILIA - EUROPA prospettive del nuovo design" per il progetto dell'imbarcazione a vela ZIP 25. Nel 2002 Partecipano al Concorso a inviti indetto dalla Federazione Italiana Vela per il progetto della deriva nazionale Fiv.
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