La fontana antica
con la sua presenza discreta domina la piazza
E dalle bocche di volti di pietra levigati dal tempo
scorrono perennemente acque fresche e limpide
L'uomo vecchio con la coppola se ne sta sull'uscio di casa,
un po' storto di schiena e malfermo sulle gambe,
a sogguardare il mondo
e s'azzarda anche a fare due passi fuori,
ma tenendosi accosto al muro
per timore di essere inghiottito dal vasto spazio vuoto
due passi e poi fa marcia indietro,
guarda, aguzzando lo sguardo,
scruta
e poi fa marcia indietro,
verso il rifugio sicuro dell'uscio di casa
Non si sa mai quale pericolo possa materializzarsi all'improvviso
Appanchinati in attesa,
protezione civile e primo soccorso
ma anche paesani in conversazione
e c'è pure il locco iccat'i ciancu
a fumare una sigaretta appresso all'altra
Risalendo la strada
si vedono altre fontane antiche
selciati antichi di pietre
che fanno risuonare i passi con durezza
porte aperte che danno verso interni ombrosi e abbelliti da piante in fiore.
e ancora fontane da cui pendono verdi barbe muscose
E I podisti attesi passano ora in una fila continua o separati da ampi spazi uno dall'altro
gioiosi, affaticati, frettolosi a volte, ingobbiti,
sorridenti quasi sempre,
alcuni alzano le braccia al cielo
Un asino impastoiato vicino ad una casa sul pendio
li guarda incantato con le orecchie tese,
ma non raglia per salutare il loro passaggio:
non li comprende, ma sembra incuriosito da tanto affanno,
lui nella vita se la prende molto più comoda e non vede la ragione di tutto ciò
Alberi in fiore,
prati verdissimi e piccoli fiorellini di campo che li punteggiano
Intanto, in basso, nello spiazzale antistante il presidio ospedaliero
è in corso un'azione di elisoccorso
i rotori dell'elicottero cominciano a ruotare prima lentamente,
poi sempre più veloci e, alla fine,
il mezzo si alza nel cielo
e prendendo velocità in avanti con un'ampia virata si dirige a Nord
oltre la cresta montuosa che contorna la valle del Sosio
Pecore su di un altro scampolo di prato,
incastonato tra brutti edifici moderni,
se ne stanno accucciate,
tanto che di primo acchito,
le si scambia per massi biancastri,
tanto sono ferme a ruminare,
isole bianco-avorio in una distesa verde smeraldina
ma poi una mamma si alza sulle zampe
e c'è l'agnello che la segue come un'ombra
con la testa infilata tra le sue gambe posteriori a suggere il latte benefico
E intanto i podisti continuano a sfilare e a rollare,
intenti nell'ultimo chilometro della loro fatica
Poi, la festa della premiazioni, i sorrisi e gli abbracci
il commiato e gli addii
E subentra un'atmosfera da siesta messicana,
tutto chiude persino i bar che s'affacciano sulla piazza
Mexico&Nuvole, insomma...
Un uomo riposa su di una panca, avvolto nel suo tabarro,
malgrado l'aria sia mite,
il bastone da passeggio fieramente puntato al sole
Un altro riposa sotto l'Albero di Giuda in fiore
E, alla fine, la fontana rimane di nuovo da sola
al centro della piazza
a cantare la sua canzone
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